Cosa sono i Chromebook e come si usano?

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Tra pc Mac e pc Windows ecco il Chromebook

La scelta tra un pc che usa Windows e uno con Mac è spesso complessa, soprattutto se si tratta del primo computer che si acquista. Generalmente poi si prosegue sulla stessa via, ovvero se ci si trova bene con il prodotto scelto, si continueranno a usare.

Sembra un po’ lo stesso discorso che vale coi cellulari, c’è chi si definisce “Team Apple” e non può fare a meno di un Iphone e delle sue funzionalità e chi invece è del cosiddetto “Team Android” e non sceglierebbe mai un dispositivo diverso. Idem per i tablet.

I motivi? Solitamente si decide in base alle proprie esigenze e a che cosa si vuole fare con il dispositivo. Come sempre in tecnologia, non esiste la soluzione migliore per tutti, ma quella più adatta alle esigenze di ciascuno. Apple per esempio è perfetto per chi si occupa di grafica.

Passare da Windows a Mac o viceversa non è comunque impossibile. Solamente, quando si è abituati a uno dei due, il cambiamento non è immediato, perché si tratta di due mondi completamente diversi, dai programmi alla grafica. Si può fare ma serve un po’ di adattamento.

Esiste una terza via, ovvero una scelta che non sia né Windows né Apple? A molti può parere incredibile, eppure esiste e si sta diffondendo sempre più, anche se il fatto di essere venduta solamente da Amazon (quindi con pagamento online…) è al momento un limite.

Non si considerino al momento i pc che usano Linux. Parlando di alternativa, si pensa ai Chromebook. Già, prende il nome dal browser Chrome, con cui funziona. Di fatto è definibile come in computer portatile dotato del sistema operativo Chrome OS di Google, basato sul kernel Linux e sul famosissimo browser Chrome.

Chromebook in relazione a Windows e Mac: differenze

Cosa ha di diverso rispetto ai pc che usano Windows o Mac? In realtà, non differisce nelle funzioni, perché con esso si può fare praticamente tutto, dal navigare in Internet al guardare filmati, dallo scrivere e ricevere email a leggere giornali online, sino a lavorare con l’home working.

Costa meno dei pc che utilizzano Windows e soprattutto di quelli di Mac, che notoriamente sono decisamente più cari. Negli ultimi anni esistono Chromebook di vari livelli, sino ad arrivare a quelli più prestazionali di fascia alta, ma tendenzialmente i prezzi sono comunque più contenuti.

Una volta compreso il possibile business, vari produttori di pc hanno iniziato a creare il proprio Chromebook, da Asus ad Acer e HP. Anche Google ha i suoi Chromebook: il top di gamma Google Pixelbook e il più economico Google Pixelbook Go.

Il costo di un Chromebook è minore rispetto a quello di un Windows e ancor più di un Mac perché usando un sistema operativo leggero ha bisogno di hardware diversi. Alcuni hawdware che con altri sistemi operativi non sarebbero sufficienti sono invece perfetti per Chromebook.

Dunque, utilizzando componenti più leggeri e in un certo qual senso meno tecnologicamente avanzati, costa meno produrlo e dunque ha prezzi più bassi. Ha anche molta meno memoria dei suoi concorrenti, particolar a cui si può ovviare in vari modi, dall’utilizzo dei server cloud storage a schede di memoria esterne e hard disk.

Come funziona un Chromebook

Ma come funziona esattamente un Chromebook? Bisogna fare chiarezza sul concetto di sistema operativo: è un insieme di programmi coordinati che lavorano per permettere all’utente di usare il computer, dalla grafica alla tastiera, dal mouse alle connessioni esterne sino alla memoria.

I sistemi operativi conosciuti sono Linux, macOS, iOS, Android, Chrome OS, Windows e Unix, anche se qualcuno sostiene che in realtà gli unici siano gli ultimi due citati e che tutti gli altri siano nati da essi.

Chrome OS è stato sviluppato da Google ed è basato sul kernel Linux e sul famosissimo browser Chrome: è una versione modificata del browser più famoso al mondo. È nato nel 2011 e a quei tempi era ancora poco sviluppato, per cui non era un’alternativa vincente.

Nel corso del tempo ha reso possibile l’installazione di vere e proprie applicazioni, comprese quelle Android, alcune delle quali si possono utilizzare anche senza una connessione internet. Dunque, per chi non ha esigenze particolari, permette di fare tutto ciò che si fa coi pc Windows o Mac.

Avendo componenti più leggeri, i prezzi sono competitivi, come detto. I Chromebook sono molto ben visti dagli studenti, che possono lavorare sui documenti e studiare, anche da lontano, senza spendere una cifra.

Perché acquistare un Chromebook? Non solo prezzo ma anche velocità e sicurezza

Non sono solo i prezzi le caratteristiche che possono incoraggiare a acquistare un Chromebook: al di là del prezzo, sono degli ottimi pc. Una delle qualità migliori è la velocità, data dal fatto che i componenti sono leggeri.

Inoltre usa molte applicazioni online (anche se il mito che i Chromebook funzionino solo con Internet è da sfatare) il che permette di avere delle schede di memoria poco pesanti. Quindi il pc non rallenta mai, mantiene la sua velocità anche con diversi programmi, siti e schede aperte.

Dalle caratteristiche precedentemente elencate deriva una durata della batteria più lunga rispetto ai pc Windows e Mac, una sola carica può bastare per lavorare un giorno intero. I Chromebook sono molto sicuri, praticamente immuni al malware.

Potrebbe dipendere dal fatto che sono ancora poco diffusi e dunque meno interessanti per gli hacker, però è un dettaglio da tener presente. Inoltre, usando i server cloud, hanno meno dati hackerabili presenti sul pc stesso.

Se poi ci fossero problemi è possibile fare un veloce ripristino del sistema che pulisce tutto automaticamente. E gli aggiornamenti relativi alla sicurezza vengono scaricati in autonomia, compresi le patch.

Dunque, non serve pulire regolarmente il pc dai virus e nemmeno installare continuamente aggiornamenti, per cui la manutenzione richiesta è veramente poca. E in tema di sicurezza, il sistema di crittografia del file system protegge i dati presenti su disco locale.

Grazie al fatto che i Chromebook scaricano le nuove versioni del sistema operativo rilasciate da Google ed aggiornano il proprio sistema in background, in pratica si può dire che ad ogni accensione ci si ritrova con l’ultimo modello disponibile tra le mani.

Un contro dei Chromebook potrebbe essere il fatto che non può scaricare molti programmi utilizzati invece dai computer Windows e Mac. Però per ciascuno di essi esiste un’alternativa assolutamente valida, compreso anche Microsoft Office.

I programmi utilizzabili sono comunque tanti e grazie a delle estensioni si possono modificare dei documenti Word e Excel, oppure e acquistare e scaricare le app del pacchetto Office dal Play Store, che saranno regolarmente fruibili anche offline.

Si può avere l’accesso diretto a Google Play e alle sue App, note a chi usa Android, ed anche a software pensati ad hoc per Linux.

I primi passi col proprio Chromebook

La prima volta in cui si accende un Chromebook, è necessario inserire il proprio account Google. Il pc può essere sincronizzato all’account stesso e se lo si desidera anche al proprio cellulare, per avere una continuità di dispositivi.

L’interfaccia è semplice e la schermata iniziale agile: mostra le app in esecuzione e quelle più utili, se c’è stata l’associazione con lo smartphone ci sarà un’icona dedicata, una sezione mostra la presenza di eventuali notifiche del sistema operativo, lo stato della connessione, della batteria e l’orario.

Come con tutti i pc, è possibile personalizzare il desktop. Esistono anche delle scorciatoie da tastiera, anche se può essere un po’ complesso impararle dato che sono diverse da quelle dei pc Windows o Mac (che sono comunque diversissime tra loro).

Si possono ovviamente scaricare le app che si ritengono più utili, personalizzando dunque il proprio pc a seconda delle esigenze. Il funzionamento per lo scaricamento è molto simile a quello di Google Play e molte app possono essere usate anche senza la connessione a Internet.

Per vedere i propri file, basta premere sul pulsante “Avvio app” in basso a sinistra, quindi selezionare la funzionalità “File”. Sono solitamente archiviati nei server cloud: per chi ha bisogno di tantissima memoria e di tenere su pc una moltitudine di file, un Chromebook non è indicato.

Ma per tutte le altre esigenze, che non richiedono moltissimi gigabyte di memoria (le solite, dalla navigazione all’uso di servizi ebanking, dall’home working tradizionale alla scrittura e alla stampa di documenti, dall’archiviazione di foto ai giochi online), è competitivo.

Su un Chromebook è anche possibile configurare diversi account per gli accessi. Una persona che usa occasionalmente il pc può accedervi tramite il proprio account Google oppure il proprietario gli darà l’accesso come ospite: l’ospite non vedrà i file salvati e il proprietario del pc non vedrà i siti in cui ha navigato.

Noi di OsaTech siamo a disposizione per domande e chiarimenti rispetto a vantaggi e svantaggi dei Chromebook (e degli altri pc) e a riparare i vostri dispositivi, assistendovi anche da remoto.

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