Il backup è sempre basilare!
Si è visto in un articolo precedente che passare da Windows a Mac, o anche viceversa, non è evidente, perché si deve far fronte a un totale cambio di paradigma, per cui viene richiesto di annullare quanto si ha imparato col sistema precedente.
Qualcosa però accomuna tutti i pc, Mac o Windows che siano: l’importanza del backup. Entrambi, infatti, potrebbero conoscere il grandissimo problema della perdita dei dati (e con essi si intendono quelli di lavoro o i ricordi più cari).
Sebbene possano essere recuperati (e noi di Osatech offriamo un’ottima percentuale di successo), non sempre il procedimento va a buon fine. Oppure potrebbe addirittura succedere che i dati non vengono persi per un errore dell’utente, per un guasto tecnico, per una caduta del pc o per un aggiornamento andato a male, per un virus: si potrebbe smarrire il pc. E a quel punto, addio recupero dati. Il computer potrebbe essere rubato, e così oltre al danno economico, la beffa. Un vantaggio che ha Mac rispetto a Windows è che possiede un’applicazione in grado di effettuare da sola il backup, già compresa.
Time Machine, l’applicazione fornita di default da Mac
Si tratta di Time Machine, che è di default in ogni pc della Mela, semplice da usare e che, se non impostata diversamente, potrà eseguire in automatico dei backup periodici, in modo da garantire il salvataggio dei nostri dati. Ma per chi preferisce, ci sono altri sistemi anche su Mac.
Partiamo da Time Machine. Per fare un backup, oltre all’applicazione, che come detto si trova installato in ogni Mac acquistato, serve un hard disk esterno dove verranno copiati i dati. La sua capienza dovrebbe essere almeno pari a quella del disco fisso (qualcuno consiglia addirittura il doppio).
È consigliabile scegliere dei dischi USB3, che non avrà problemi di compatibilità e non sarà necessario acquistare alcun adattatore. Il disco stesso, per poter essere usato, deve essere formattato usando il file system Mac OS Esteso journaled. Un’operazione semplice da eseguire!
Bisogna avviare l’Utility Disco di macOS e selezionare il drive di backup dalla barra laterale di sinistra, cliccare poi sul pulsante “Inizializza” che si trova in alto al centro, impostare la voce Mac OS esteso (journaled) nel menu “Formato”. In seguito digitare il nome da assegnare al disco e cliccare prima sul pulsante “Inizializza” e poi su “Fine” per completare la procedura di formattazione.
Attenzione che l’operazione cancella i file precedentemente salvati. Un volta collegato, il disco va indicato come “Disco di backup”.
A questo punto, si è pronto per eseguire il backup vero e proprio con Time Machine. La prima volta va impostato. Si parte da “Preferenze di sistema” (l’icona dell’ingranaggio che si trova nella barra Dock), si clicca sulla voce relativa a Time Machine.
Da qui si sceglie il pulsante Seleziona disco di backup, si seleziona il disco come disco da usare e gli si dice “Utilizza il disco”. Se si vuole che i backup avvengano poi in automatico, si controlli che ci sia il segno di spunta anche sulla voce “Esegui backup automaticamente” nella barra laterale di sinistra.
In questo modo, l’applicazione creerà dei backup orari delle ultime 24 ore, backup giornalieri del mese scorso e backup settimanali di tutti i mesi precedenti. Infine, quelli meno recenti vengono eliminati quando l’unità di backup è piena.
È un’opzione molto comoda, perché se il primo backup impiegherà parecchio tempo, ovviamente in proporzione a quanto contenuto si ha sul disco fisso (ma in ogni caso si può continuare a lavorare nel mentre), quelli successivi saranno più brevi e l’utente non si dovrà ricordare di effettuarli.
Se per un motivo qualsiasi però si desidera che i backup automatici non avvengano, basta andare nelle preferenze di Time Machine e deselezionare “Esegui backup automaticamente” (macOS Sierra o versioni successive) o “disattiva Time Machine” nelle versioni precedenti.
È anche possibile eseguire un backup in qualsiasi momento, scegliendo “Esegui backup adesso”. Naturalmente il backup periodico di tutti i dati è più rapido del primo, ma richiede comunque una certa quantità di tempo. Per alleggerire e velocizzare, si possono salvare solo alcuni dati.
C’è, detto in altre parole, la possibilità di escludere alcuni file, cartelle o documenti dal backup del Mac con Time Machine, Si parte da “Preferenze di Sistema”, si cerca il tasto “Opzioni…” che è situato in basso a destra. Si sceglie il pulsante “Aggiungi” e da qui si selezionano tutti gli elementi che si vorranno escludere dal backup. Non è una scelta definitiva, questa lista può essere modificata aggiungendo altri file da escludere o togliendo con “Rimuovi” dei file che erano stati esclusi e che ora si vuole facciano parte del backup. Se si vuole, è possibile proteggere i propri dati backup con una password, in caso di furto o smarrimento dell’hard disk: nella fase di configurazione, quando si arriva a “Utilizza disco”, si sceglie l’opzione “Codifica i backup” e si inserisce la password che si desidera.
Una volta eseguito il backup, ecco come ripristinare i dati con Time Machine
Una volta salvati i dati, si possono ovviamente ripristinare (altrimenti che senso avrebbe tutto ciò?). Lo si può fare solo con alcuni dati specifici oppure con l’intero contenuto (funzione che risolve la situazione quando viene perso tutto).
Si deve scegliere l’utility “Ripristina da backup di Time Machine” in macOS Recovery (che si ottiene premendo la combinazione di tasti “Cmd-R” all’avvio del Mac e selezionando la voce “Ripristina backup da Time Machine”). Si fa clic su “Continua”, poi si seleziona il disco esterno di backup, si prosegue ancora su “Continua” (se è stata impostata si deve inserire la password scelta), poi si dà l’opzione “Connetti”. Poi si sceglie il backup da ripristinare e si seguono le istruzioni che appariranno man mano.
Si può per contro scegliere di ripristinare solo alcuni file. Il processo parte dall’icona presente nella barra dei menu in altro a destra, dove si seleziona la voce “Entra in Time Machine”. Si aprirà una schermata con al centro la finestra del Finder. Si potranno comodamente selezionare tutti i file o le cartelle che si desidera ripristinare sfogliando tra i vari backup, una volta selezionati quelli da far ripristinare su clicca su “Ripristina” per salvarlo nella stessa posizione, oppure in un’altra posizione scegliendola da “Ripristina su.
Un’altra possibilità data da Time Machine è quella di ripristinare delle versioni precedenti di un file, ovvero il file come era tempo prima, dunque escludendo eventuali salvataggi successivi: in pratica si torna indietro nel tempo recuperandolo come era. Si può fare andando su “Finder”, scegliere la cartella, o le cartelle, dove erano posizionati nel momento in cui si li vuol recuperare i file o le cartelle, si lancia Time Machine con “Entra in Time Machine” e all’interno della cartella precedentemente posizionata si torna “indietro nel tempo” selezionando l’orario ed il giorno esatto. A quel punto si ripristina.
Un’alternativa: Carbon Copy Cloner
Se per qualche motivo invece non si vuole usare Time Machine, ci sono come detto in precedenza altri sistemi. Per esempio, Carbon Copy Cloner è un’applicazione che consente di copiare l’intero contenuto del disco fisso su un drive esterno. È a pagamento ma i primi 30 giorni di prova sono gratis. Da “Applicazioni” lo si fa partire, si va su “Seleziona origine” e si sceglie il disco, poi tramite “Seleziona destinazione” si seleziona il disco esterno su cui clonare il disco del computer e si pigia sul pulsante “Clona” (in basso a destra).
Partirà il processo, mediante inserimento della password di amministrazione del Mac. Anche qui si possono escludere dei file dal backup: si espande il menu a tendina collocato sotto l’icona del disco di origine e si seleziona “Copia alcuni file”, scegliendo cosa si vuole copiare (non escludere). Per ripristinare un backup effettuato con Carbon Copy Cloner si dovrà effettuare il boot dal disco che contiene il backup, che va impostato come disco di avvio in “Preferenze” di sistema (o tenendo premuto il tasto “alt” in fase di boot e selezionandolo dalla schermata per la scelta dell’unità di avvio),
A questi punti, si avvia Carbon Copy Cloner dalla copia “clonata” di macOS e si clona il contenuto del disco di backup sul disco del Mac. Ma Copy Cloner non è l’unica alternativa a Time Machine.
Ecco le altre possibilità
Vi sono infatti SuperDuper (che in un secondo backup copierà solo quel che è stato modificato), GetBackUp Pro (che consente di eseguire i backup successivi al primo più rapidamente creando al contempo immagini su archivi compressi di minori dimensioni).
Altre opzioni sono BackBlaze, che è in realtà un servizio cloud che permette di effettuare il backup tramite Internet (creando un account), CronoSyinc (come GeBackUpPro controlla quali file sono stati modificati e copia solo quelli) e Acronis True Images 2018, che necessita di una licenza a pagamento ma funge anche da tecnologia di difesa attiva dei dati contro i ransomware.
Le possibilità, insomma, ci sono. Se avete dubbi o domande, noi di Osatech siamo a vostra disposizione, per vendervi i dischi necessari e aiutarvi con l’uso dei programmi elencati e dell’esecuzione di backup e ripristini. Vi assistiamo anche da remoto.