Realtà virtuale, la tecnologia che entra nel settore immobiliare
Quando si decide di cambiare casa, si innesca un fenomeno che ha una certa lunghezza e porta con sé stress: qualcuno pensa al trasloco e alla sistemazione di mobili e accessori nella nuova abitazione, quando si devono sistemare gli scatoloni.
Ma in realtà quello è solamente lo step finale. Prima bisogna trovare l’abitazione adatta alle proprie necessità e se a volte è abbastanza agevole (ci si innamora del primo immobile visto), non sempre è così. Spesso si passa attraverso visite infruttuose.
Devono combaciare zona, prezzo, vicinanza ai mezzi pubblici o ai negozi o al posto di lavoro, metratura, numero di locali: non un’impresa immediata. Ci si raffronta con agenti immobiliari vari e quando arriva il momento dell’offerta, l’iter è lungo. Se si tratta di costruire, poi…
La tecnologia ha ovviamente cambiato anche il mondo immobiliare e l’arrivo del Covid non ha fatto altro che accelerare modifiche già in atto, come accaduto anche in altri settori. Da un lato, il lockdown ha fatto nascere l’esigenza di avere spazi maggiori, con terrazza, dove passare il tempo.
Dall’altro, le vendite sono calate, perché per molte persone non è il momento adatto per acquistare: alcuni aspettano pensando che i prezzi presto scenderanno, perché hanno paura di impegnarsi con un’ipoteca o ancora non hanno al momento abbastanza soldi.
Certamente restrizioni e pandemia hanno influito anche sui cantieri, rendendoli più difficili. E anche visitare le case non è più così evidente. Come in moltissimi altri casi, si è dovuto pensare al modo di proseguire le attività anche da distanza.
Con la realtà virtuale le case si vedono dal… pc
Così ha conosciuto un ulteriore sviluppo la realtà virtuale. Essa permette agli acquirenti di visitare attraverso il proprio pc gli appartamenti, senza doversi recare sul luogo e avere incontri fisici con gli agenti.
Un fenomeno già in corso prima della pandemia: ma, e non è certamente l’unico caso, la possibilità di sostituire le visite reali con quelle virtuali ha messo in evidenza i limiti del sistema da sempre in atto. Si perde tempo, si macinano chilometri, per appartamenti che magari proprio non sono ciò che si cerca.
Come funziona la realtà virtuale? Sicuramente è un passo avanti deciso rispetto ai dépliant, dove le case si vedevano solo in foto. Certo, i fotografi negli anni hanno sviluppato tecniche per far sembrare il più bello possibile un ambiente, ma restava l’asetticità di una foto bidimensionale.
Con la realtà virtuale l’impressione di chi fa una visita è quella di essere sul luogo. L’esperienza è immersiva, lo stesso principio che rende così coinvolgenti i giochi online, che infatti negli ultimi anni hanno conosciuto un massiccio sviluppo.
Noi di Osatech realizziamo da tempo tour virtuali per realtà come negozi o musei, potremo sicuramente occuparci di quelli della casa che volete vendere o affittare.
Con la realtà virtuale sembra di essere sul posto
Sembra di essere sul luogo. C’è la possibilità di fare un vero e proprio tour, girando per i vari locali, rendendosi conto delle dimensioni e delle proporzioni, come se non si fosse di fronte a un pc ma nell’appartamento stesso.
La maggior parte delle visite che vengono organizzate tramite computer nei vari appartamenti sono caratterizzate da un’elevatissima qualità fotografica, che permette di vedere con chiarezza ogni dettaglio, con la possibilità di usare la modalità full screen: come essere sul luogo, basta muovere il mouse.
Si tratta in pratica di un 3D dinamico, che ricostruisce su schermo gli ambienti della casa. È possibile mostrare come verrà una casa che è ancora in costruzione, ed è sicuramente qualcosa in più rispetto ai modellini che venivano mostrati sinora.
Peraltro, la difficoltà in quei casi era dare un’impressione realistica degli interni. Se con gli esterni infatti i modelli bastavano a far capire come dovrebbe venire la costruzione finita, non era lo stesso con i vari locali.
Ora, potendo mostrarli full screen e con un sistema che permette di mantenere le distanze e le proporzioni, è tutta un’altra storia. Probabilmente la realtà virtuale continuerà a prendere piede nell’immobiliare, visti i numerosi vantaggi.
Non si ravvisano al momento svantaggi, a parte per qualcuno la virtualizzazione del processo, ma è un discorso più largo che può coinvolgere la vita in generale (basti pensare alla diffusione massiccia dei social come mezzo di comunicazione, tra tutti l’esplosone di Tik Tok).
Per ora la realtà virtuale funziona nel mercato del lusso, ma probabilmente…
Al momento la realtà virtuale è ancora appannaggio del settore del lusso, ovvero viene utilizzato per vendere o affittare appartamenti e case di alto standing. Ma è probabile che prenda piede anche per l’immobiliare meno di lusso.
Infatti spesso proprietari di case e agenzie possono allearsi per creare il modello virtuale dell’appartamento, con una divisione dei costi capace di rendere il tutto accessibile. E il tempo risparmiato sicuramente paga.
Alcuni siti che si occupano di visite virtuali hanno stimato che in poco tempo un appartamento può essere visitato da anche ottanta possibili acquirenti. A volte la scrematura avviene anche prima: si tiene una videocall con tutti gli interessati dove l’agente immobiliare parla della casa e la mostra.
I vantaggi: la realtà virtuale permette di risparmiare tempo e chilometri
Quali sono i vantaggi dell’utilizzo della realtà virtuale nell’immobiliare? Tanti, sia per clienti che per agenti. Un cliente può visitare con calma la casa anche in modo autonomo, non limitandosi al tempo standard di una visita in presenza, per esempio. La visita può essere guidata, ma non lo deve essere per forza.
Da casa propria si possono visitare più appartamenti, senza doversi spostare magari in zone diverse dello stesso paese o in paesi diversi. Si risparmia dunque tempo, si ottimizza lo stesso e si ha un risparmio anche in chilometri percorsi.
Si potranno poi andare a visitare fisicamente solo gli appartamenti che interessano di più o nemmeno: ci sono piattaforme, per esempio una startup italiana (Casanovo) che stanno studiando sistemi per poter addirittura arrivare all’acquisto da distanza.
La realtà virtuale sostituirà l’home staging?
Per gli agenti immobiliari, la questione dell’arredamento era un problema. Infatti, mostrare una casa vuota non permette di valorizzarla al meglio. Però per contro farla vedere con i mobili non è evidente, a meno che non si tratti di appartamenti campione o affittati e venduti già ammobiliati.
Si ovviava con l’home staging, ovvero mettendo dei mobili che avevano il compito di evidenziare i punti di forza di un appartamento. La realtà virtuale invece consente di bypassare l’ostacolo attraverso tour immersivi e estremamente personalizzati.
Una novità utilissima per le case in costruzione
Come detto, è possibile mostrare anche progetti che al momento sono solo sulla carta oppure sono in via di realizzazione. Poter pensare di vendere con maggiore facilità qualcosa che non è ancora finito sarebbe certamente di stimolo anche per chi costruisce.
Alla citata difficoltà di rendere l’idea degli interni si allestiva uno spazio che fosse simile a quello della casa o dell’appartamento in uno show room, impiegando dunque risorse sia a livello di spazio che di mobili. E se gli allestimenti diventano molti, le difficoltà sono evidenti.
Con la realtà virtuale non è più necessario, con un risparmio notevole di spazio. Peraltro, il tour immersivo nella casa porta a un coinvolgimento emotivo del possibile compratore o affittuario certamente superiore a quando vedeva la casa riprodotta in uno show room.
Un maggior coinvolgimento emotivo non può che portare a una maggiore facilità di acquisto, perché al di là di mille valutazioni tecniche e economiche, anche la prima impressione, lo sfarfallio nello stomaco e le emozioni contano nella scelta di quello che deve diventare il proprio focolare.
Tanti vantaggi anche per gli agenti immobiliari con la realtà virtuale
Il risparmio per gli agenti immobiliari e per i proprietari degli immobili è notevole: in spazio, perché non si devono allestire finti interni, in costi di home staging, in tempo passato a mostrare gli appartamenti, in chilometri percorsi, proprio come per i compratori.
Ma anche sul marketing tradizionale che serviva per vendere o affittare. Si investe una sola volta nel creare un modello di realtà virtuale, senza costi di stampa per volantini, per dépliant, per fascicoli e altri strumenti che venivano usati per la promozione.
Un agente può gestire più clienti in meno tempo, aumentando così le visite di ogni appartamento, seppur virtuali. E ovviamente più persone hanno la possibilità di vedere una casa, più facile sarà trovare il compratore o l’affittuario adatto.
Con la realtà virtuale si scelgono case dall’altra parte del mondo
Evidente come poter visitare da casa propria delle case sia una possibilità importante per chi vuole comprare o affittare qualcosa non vicino a dove si trova ora. In particolare, può dare un forte stimolo a chi desidera scegliere un’abitazione anche dall’altra parte del mondo.
E il mercato del lusso, che è quello dove la realtà virtuale al momento è più impiegata, non può che beneficiarne: uno straniero potrà trovare la sua nuova sistemazione in un’altra nazione o in un altro continente dal suo pc.
I dati dicono che in generale la realtà virtuale e i suoi tour, oltre alla tecnologia in genere, hanno accorciato i tempi che servono per i processi di vendita o di affitto, che possono essere notoriamente lunghi. Svantaggi non se ne vedono.
Noi di OsaTech siamo a disposizione per chiarire dubbi, anche da remoto. Realizziamo da tempo tour virtuali per realtà come negozi o musei, potremo sicuramente occuparci di quelli della casa che volete vendere o affittare.