Quali prodotti per controllare i lavoratori?

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Le moderne tecnologie portano con loro moltissimi vantaggi, è innegabile, ma anche svantaggi, soprattutto quando sono usate in modo non conforme alle norme e con lo scopo di danneggiare qualcuno che magari nemmeno ne è consapevole. Quante di esse, spaziando tra telecamere, localizzatori GPS, controllo delle e-mail, controlli delle entrate e delle uscite, registrazioni di chiamata, passando addirittura per programmi che fanno lo screenshot della schermata del dipendente che lavora da casa, sono legali?

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I principi che regolano la possibilità di sorveglianza. Il consenso prima di tutto

Le norme spesso sono poco chiare, perché in molti casi il confine tra quanto è consentito e quanto è vietato dalla privacy è molto sottile. Sovente, esso può essere ben marcato dal consenso e dall’informazione: determinate azione si possono compiere se il lavoratore ne è a conoscenza.
I mezzi di controllo possono essere usati per esigenze di carattere organizzativo e produttivo, di sicurezza del lavoro e di tutela del patrimonio aziendale. Può essere “spiata” la produzione e non il lavoratore, o la sua produttività.

Le telecamere: non possono essere usate per controllare quanto dura la pausa!

Partiamo dalle telecamere. Esse possono essere piazzate sul posto di lavoro con scopi ben precisi: per esigenze organizzative e produttive, pensando magari a un macchinario che esegue un ciclo produttivo o per la sicurezza del lavoro, caso emblematico in un ufficio postale o in una banca per dissuadere i ladri. È consentita anche la tutela del patrimonio aziendale. Vanno rispettati i principi di liceità, necessarietà, proporzionalità e finalità. La presenza di telecamere va segnalata ai dipendenti ed anche ai clienti in modo chiaro e visibile, dunque con cartelli che possano essere notati facilmente. Più sfumato è il caso in cui si vogliano controllare collaboratrici domestiche come baby-sitter o badanti.
Non è possibile rivolgerle in modo esclusivo verso un dipendente, a meno che si abbia un sospetto comprovato che egli stia commettendo qualcosa di illecito. Anzi, meno i lavoratori sono riconoscibili meglio è. E se proprio bisogna inquadrarli, le immagini potrebbero eventualmente essere usate in un processo per un reato ma non per controllare che i lavoratori non parlino mentre lavorano o facciano una pausa lunga. Ovviamente, non possono essere piazzate in bagno o spogliatoi, lederebbero la dignità.

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Il localizzatore: attenzione se l’auto è usata anche fuori dal lavoro

Il localizzatore su una vettura è lecito se serve a vedere quale veicolo è più vicino al luogo dove deve essere inviato, per esempio per una consegna, ma non per verificare se il dipendente è uscito dal tragitto. E se la vettura viene usata anche nel privato, il localizzatore va disattivato.

Il caso controverso delle e-mail e del cellulare aziendale

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E per quanto concerne le e-mail, così come cellulare e pc? Quelle privati non possono assolutamente essere controllate- Per le e-mail aziendali il tema è dibattuto. Di solito se la casella è protetta da una password, non si dovrebbe potere, mentre è lecito in caso di necessitò per la continuità aziendale. In Svizzera, qualche anno fa, un dipendente fu licenziato per aver usato per scopri privati l’e-mail del lavoro. Ma alla fine ebbe ragione, perché l’azienda non lo aveva informato del possibile controllo. Ecco, dunque, quanto l’informare il lavoratore sia la discriminante più importante. 

Il controllo degli USA sugli smartworkers

Negli USA ora che si lavora in smartworking sono segnalati dei veri e propri abusi da parte dei datori di lavoro nel controllo dei dipendenti. Esiste un’app chiamata TSheets, che permetterà al datore di lavoro di geolocalizzare i dipendenti in ogni istante.
Ci sono servizi come Time Doctor che usano la webcam del pc per scattare delle foto ogni 10 minuti come prova della presenza al pc. In realtà in Europa è possibile usare dei programmi che certifichino l’accesso ad un’applicazione e dunque al lavoro. Insomma, è un campo molto delicato, dove occorre muoversi con prudenza. Se siete sicuri di cosa desiderate installare e di poterlo fare, OsaTech è a vostra disposizione anche in questo periodo di chiusura, assistendovi da remoto, sotto varie forme.

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