Le criptovalute che interessano a molti
Il mondo delle criptovalute sta interessando sempre più persone, compresi piccoli investitori, soprattutto da quando i Bitcoin hanno conosciuto uno sviluppo importante, salendo a un valore davvero alto.
I modi per poter guadagnare sia attraverso i Bitcoin che con le altre monete virtuali, che sono delle monete che esistono solamente in rete e dunque non possono essere tenute in tasca, sono diversi e di diversa complessità.
Va detto che alcuni servizi ora permettono di pagare con le cripto, in particolare coi Bitcoin: se pensiamo al Ticino, è possibile farlo per alcune imposte a Chiasso e c’è la volontà di inserire la moneta virtuale come pagamento per alcuni servizi dell’Amministrazione Cantonale.
Guardando più in grande, una delle principali compagnie che ha aperto ai Bitcoin, poi facendo una marcia indietro e una seconda parziale, con risvolti importanti sul valore della stessa moneta, è stata Tesla.
Le criptovalute sono molto volatili, perché influenzate da una molteplicità di fattori, compresi quelli esterni come possono addirittura essere le circostanze geo-politiche. Per questo capire dove e quanto investire è complesso, ancor più che in altri campi.
Un ripasso sulle criptovalute: blockchain, mining, trading, caratteristiche
Le criptovalute si basano sul sistema blockchain, ovvero una serie di registrazioni immutabili di dati in cui ogni blocco di dati è fissato e vincolato l’uno all’altro utilizzando principi crittografici (catena).
Per terminare un blocco serve “fissarlo” con un algoritmo, che è il metodo con cui guadagnano i miners: ogni volta che qualcuno trova l’algoritmo per chiudere un blocco infatti riceve un pagamento in Bitcoin.
Se all’inizio bastava un pc, adesso la questione è più complicata, perché gli algoritmi si sono via via complicati e dunque è necessario mettere in campo una potenza di calcolo importante, per 24 ore al giorno e 7 giorni su 7.
Servono programmi molto complessi e il consumo energetico è davvero elevato, uno dei fattori che ha fatto prendere alcune decisioni alla Cina (non solo, ovviamente). Dunque, sono nati gruppi di miners che si sono uniti in mining pool.
Vi sono anche società che mettono a disposizione la propria potenza di calcolo, secondo il cloud hashing: chi decide di investirvi compra l’accesso ai calcoli che sono effettuati in remoto in un data center.
Le criptovalute sono innovative perché basandoci sulla blockchain non hanno bisogno di una banca centrale per esistere. Si trovano su registri immutabili, come visto, che hanno come caratteristiche di decentralizzazione, tracciabilità dei trasferimenti, disintermediazione, trasparenza e verificabilità, immutabilità del registro e programmabilità dei trasferimenti.
Come comportarsi coi Bitcoin?
La Cina ha visto recentemente il suo sistema finanziario minacciato da queste caratteristiche in particolare dei Bitcoin ed ha emesso un divieto governativo sui servizi in criptovalute.
In merito la Banca Popolare Cinese si è fatta sentire con le banche Commercial Bank of China, Agricultural Bank of China, China Construction Bank, Postal Savings Bank e Industrial Bank ed anche i servizi di pagamento elettronici come Alipay di Jack M.
Tutto questo rischia di far spostare le grandi industrie del mining, che sono molto presenti in Cina e rappresentano una percentuale importante della produzione di Bitcoin a livello mondiale, da altre parti del mondo, per esempio il Texas.
Questo dovrebbe far capire quanto i Bitcoin siano volatili. Gli esperti, seguendo l’andamento statistico del suo valore, ritengono che se si sceglie di fare trading puntando sul ribasso del Bitcoin si potrebbe iniziare a investire dopo tre rialzi nel valore, mentre se si punta al rialzo si può investire dopo almeno due ribassi.
Da dicembre a maggio prossimi però le previsioni parlano di rialzi continui ed anche considerevoli. Le condizioni esterne, dalla mossa della Cina a quelle a suon di tweet di Elon Musk, che impatto avranno? Difficile dirlo.
Gli esperti consigliano un portamonete con diverse criptovalute
Per alcuni esperti, è anche vantaggioso investire in monete virtuali che non siano Bitcoin. Al momento, tutti consigliano di puntare, più che sul mining che come visto è divenuto abbastanza complesso e oneroso, sul trading.
I consigli precedenti, infatti, su rialzi e ribassi riguardavano il mondo del trading, dove principalmente si possono copiare mosse di altri esperti. Un altro modo di guadagnare con le monete virtuali è acquistare dei loro derivati, i CDF.
Ma se non si investe in Bitcoin, su quali delle tante monete virtuali vale la pena porre la propria attenzione? Secondo gli esperti, la principale criptovaluta ha raggiunto una crescita enorme, mentre altre stanno crescendo ma hanno ancora del potenziale inespresso.
Ethereum e XRP
Ovvero, sono cresciute però potranno ancora farlo in modo importante, con un margine di guadagno considerevole per chi sceglie di investirvi. Due esempi sono Ethereum e XRP, che sono le cripto a più alta capitalizzazione dopo i Bitcoin.
Ethereum ha realizzato dei nuovi record storici negli ultimi periodi e secondo Rachid Ajaja, CEO di AllianceBLock, ha ancora più potenzialità dei Bitcoin. Mentre per quanto concerne XPR, nel 2020 ha conosciuto un aumento di valore del 25%.
Diversificare gli investimenti è il consiglio di altri esperti, tra cui il CEO di Ripple, altra moneta virtuale, Brad Garlinghouse. Certamente il suo parere può essere interessato: anche i suoi Ripple possono essere comprati come moneta alternativa.
La popolarità dei Bitcoin a suo dire potrebbe avere un effetto boomerang e dunque una soluzione potrebbe essere dire basta alla monocultura dei Bitcoin stessi.
Le criptovalute meno conosciute
Vediamo dunque una carrellata delle criptovalute emergenti, meno conosciute, tenendo conto appunto l’idea che il loro potenziale non sia ancora stato completamente espresso e che dunque puntare su quelle meno conosciute possa essere un asso nella manica.
Cardano e la sua criptovaluta ADA
C’è Cardano, che è un progetto open source legato alle criptovalute. Punta alla realizzazione di una piattaforma blockchain pubblica per la gestione degli smart contract. La sua moneta è chiamata ADA.
Al momento quello di Cardano viene definito come un progetto centrale nel panorama della finanza decentralizzata. Nell’ultimo periodo ha adottato l’algoritmo di consenso Proof of Stake (PoS) invece del precedente Proof of Work (PoW) e l’aggiornamento Mary.
Con quest’ultimo aggiornamento Cardano punta a diventare presto una piattaforma decentralizzata di contratti intelligenti e multi-asset: oltre agli attuali contratti intelligenti e la DeFi (finanza decentralizzata), presto sulla sua rete potrebbero comparire i NFT (Non Fungible Tokes).
Dogecoin, da meme a criptovaluta da tener d’occhio
Un’altra criptovaluta emergente, che tra l’altro piace anche a Elon Musk (che come visto ha un ruolo importante, con i suoi tweet e le sue decisioni), è Dogecoin. Viene chiamata la criptovaluta meme, perché era nata per ironizzare sui Bitcoin e poi ha conosciuto un discreto successo.
Infatti di recente è stata accettata come metodo di pagamento da parte dei Dallas Mavericks, uno dei team più famosi della National Basketball Association oltre ad essere inclusa in oltre 1800 ATM cripto su tutto il territorio americano.
DOT, la criptovaluta chiamata killer di Ethereum
Abbiamo poi Polkadot (DOT) ovvero una rete multi-chain programmata che è nata con l’obiettivo di unire le varie blockchain comportandosi come un framework: il suo funzionamento si potrebbe assimilare a ciò che fa il linguaggio HTML che consente a siti, browser e server di interagire tra loro.
In pratica, una blockchain che desidera entrare in questo sistema di interoperabilità deve chiedere di connettersi con Polkadot e quindi di lavorare in parallelo con l’obiettivo di avere accesso alla convalida delle transazioni e della sicurezza della rete.
La moneta viene definita anche il killer di Ethereum. Gli esperti prevedono che potrà dire la sua sul mercato, tenendo conto del fatto che per acquistare DOT è possibile usare l’exchange Binance, il più grande exchange del mondo.
Esso stesso ha sviluppato l’attuale terza criptovaluta al mondo, Binance Coin (BNB). Insomma, la scelta per chi vuole diversificare i suoi investimenti c’è. Non ci si ferma a queste: ci sono anche UniSwap, BitTorrent e Stellar.
Altre criptovalute emergenti: UniSwap, BitTorrent, Stellar
UniSwap è riconosciuto oggi come il più grande scambio decentralizzato al mondo e non solo.
Lavora sulla blockchain di Ethereum ed è stata creata per incentivare e pubblicizzare l’uso degli strumenti DeFi della sua piattaforma di riferimento. Esiste per creare liquidità, stimolare il trading e generare valore da esso.
Non utilizza un classico orderbook con i mercati predefiniti dagli sviluppatori. Non è possibile scambiare UniSwap con monete classiche, ma sono col altre criptovalute. Usa dei pool di liquidità per finanziare questi scambi di monete virtuali
Ciò permette ai nuovi token di arrivare sul mercato senza prima dover per forza passare attraverso l’iter di essere ammesse in un exchange centralizzato: se ci sono abbastanza utenti a fornire liquidità a uno specifico pool di token allora lo scambio può avvenire.
BitTorrent secondo i conoscitori del settore potrebbe conoscere una vera esplosione nel corso di quest’anno 2021. È nato come rete peer-ti-peer in grado di fornire agli utenti servizi di condivisione dei file.
La semplicità è la caratteristica principale del progetto. E guardando i numeri, è cresciuto della esorbitante percentuale del 2’500 per cento nell’anno in corso, dunque chi ha deciso di rischiare potrebbe farci un pensierino.
Stellar era nata come una delle principali criptovalute ma veniva giudicata sulla via del tramonto. Invece non è così: sta crescendo e ciò che la rende interessante per gli investitori è la missione per cui è nata, sempre attuale.
Infatti il suo scopo era creare un sistema di collegamento semplice e trasparente tra banche e clienti. Stellar si avvale di una piattaforma progettata per rendere lo scambio di fondi quasi istantaneo ed ha un’architettura tecnologica molto avanzata.
Un mondo complesso, quello delle criptovalute. Noi di OsaTech siamo al vostro fianco per consigli tecnici, ricordandovi l’importanza di stipulare un’assicurazione contro gli attacchi informatici. E vi assistiamo anche da remoto.