“Come posizionare un sito su Google”, ecco un esempio pratico di quelle che in gergo chiamiamo “query”. Per query intendiamo tutte quelle domande che tutti noi rivolgiamo al motore di ricerca quando cerchiamo qualcosa online.
Il motore di ricerca premia la migliore risposta posizionando il sito in prima pagina, tra i primi 10 risultati, un’ottima occasione questa per le aziende con un business online.
Ma come riuscire a posizionare un sito nella prima pagina di Google?
Lo spieghiamo in questo articolo, metteremo in risalto i concetti più importanti su come ottimizzare i contenuti per diventare più visibili. All’aumento della visibilità aumenteranno inevitabilmente contatti e conversioni.
Ottimizzazione SEO on-site, on-page e off-page per il Posizionamento Organico
Riuscire a ottenere un buon posizionamento SEO, ed emergere con il proprio sito web, non è affatto scontato e non è un detto e fatto.
Ci vuole un mix di conoscenze e tecniche per portare traffico qualificato al sito attraverso un lavoro di ottimizzazione on-site. Questo comprende le attività on-page e le strategie off-page (es: Link Building, attività PR, Social Network ).
Ottimizzazione on-site
L’ottimizzazione on-site implica un lavoro SEO globale e strutturale, idealmente da fare prima di lanciare un sito per renderlo subito seo friendly, ma che solitamente avviene quando il sito è già online.
Le fasi principali (che includono poi altri passaggi)
- scelta del dominio e dell’host puntando a quelli con server più performanti
- analisi e valutazione delle parole chiave da associare alle sezioni e alle categorie del menu
- ottimizzazione del codice per garantire un’esperienza di navigazione, sia desktop sia mobile, all’altezza delle aspettative.
Tutti noi, oggi, ormai ci aspettiamo di trovare siti performanti: pertinenti con le nostre ricerche, pagine con testi chiari da leggere e scritti da fonti autorevoli, video veloci da caricare, percorsi per richiedere informazioni, assistenza e/o per acquistare, semplici e intuitivi.
E Google sceglie i primi 10 proprio a partire da queste valutazioni, basandosi peraltro proprio sulla preferenza degli utenti.
Se un sito viene abbandonato di continuo dopo il primo clic, Google registra questo evento come segnale per declassarlo e farlo retrocedere nel posizionamento.
Quindi è molto importante dare le giuste motivazioni per continuare a navigare il sito.
Tutto parte con una SEO Audit, ovvero l’analisi del sito
Per sapere come posizionare sito Google è bene fare iniziare con una Audit SEO, ovvero analizzare tutti gli elementi (inclusi i contenuti) per capire gli interventi da fare, sia a livello tecnico che strategico.
Questa è la fase più importante di tutto il processo, perché mette a fuoco quei possibili errori o lacune che potrebbero ostacolare l’indicizzazione di alcune pagine, e di conseguenza il loro posizionamento.
Esistono tanti strumenti che si possono usare per fare una buona Audit SEO, come Screaming Frog, la stessa piattaforma gratuita di Google (Search Console), AHrefs, ma utili solo se si conoscono i fattori da analizzare.
In caso contrario, la soluzione migliore è quella di affidarsi alla consulenza di professionisti SEO, per avere un quadro preciso della condizione in cui versa il sito web, e in base a questa capire i successivi passi da fare per posizionare il sito su Google.
On-page, ottimizzazione SEO sui contenuti
Entriamo nel dettaglio con la SEO on-page.
Per puntare a posizionare una pagina web tra le prime dieci in SERP (Search Engine Result Page), si devono osservare alcune prassi SEO on-page, ovvero tecniche di ottimizzazione sulla pagina a livello di contenuti (intesi come testi, video, immagini), a partire dall’analisi della migliore parola chiave da inserire nel testo per far capire a Google l’argomento principale.
Tuttavia è bene sapere che l’ottimizzazione on-page moderna va molto oltre l’inserimento della semplice parola chiave nel testo, prassi SEO ormai obsoleta.
Oggi questa pratica non solo rischia di penalizzare il sito per sovraottimizzazione e di appesantire il testo agli occhi del lettore, ma non è neanche più necessaria ai fini del posizionamento.
Dopo lo sviluppo di alcuni algoritmi come Bert e Mum, infatti, Google riesce a comprendere molto meglio il contesto semantico del contenuto.
Questa sua intelligenza artificiale nel comprendere meglio il contesto semantico ci porta, invece, alla necessità di scrivere meglio i testi, arricchendoli per esempio con argomenti secondari, con l’uso di sinonimi e correlate che ne approfondiscono il significato.
Questa cura del contenuto approfondito e ampliato da diverse angolazioni, lontano dal semplice focus sulla parola chiave ripetuta qui e lì, non è solo positiva per il motore di ricerca, ma anche per la persona che legge e che troverà una risposta esaustiva alla sua ricerca.
I passaggi da considerare nella SEO on-page
1. Analisi del Target e dei Competitor
Questa analisi è utile per capire come muoversi nella propria nicchia di mercato, per conoscere amici e “nemici”.
Esistono tool specifici, che offrono anche una consultazione gratuita, per fare la ricerca dei competitor (es: Sistrix, Talkwalker, Ubersuggest.io, BuzzSumo e Hootsuite, questi ultimi due per analizzare le attività sui Social).
2. Analisi della SERP
Un ottimo modo, anche se un po’ più laborioso, per capire quali pagine Google ha scelto di posizionare, è l’analisi della SERP.
Consigliamo l’analisi della SERP per indagare le pagine dei primi 10 siti e vedere da vicino i loro contenuti, se includono immagini, video, podcast, la lunghezza dei testi, i titoli, le parole chiave usate.
3. Analisi della keyword e degli intenti di ricerca
Questa analisi è fondamentale per scegliere la parola chiave con la quale ottimizzare il testo.
Anche in questo caso possiamo usare vari tool tra cui Ubersuggest.io, Sistrix, Moz, per valutarne alcuni parametri. I parametri da analizzare sono: intento di ricerca, volume di ricerca e difficoltà di competizione (quanto è inflazionata).
L’intento di ricerca è l’intenzione che sta dietro la query che fa la persona su Google. Un conto è cercare ad esempio “Biglietto concerto Garbage”, tutt’altro è “Come posizionare sito Google”, tanto per restare in tema.
Come è possibile intuire, la prima query punta all’acquisto del biglietto per il concerto. L’altra query punta a scoprire quante più informazioni, consigli, indicazioni su come posizionare un sito.
Quindi, per ottimizzare il contenuto dobbiamo scrivere un testo che sia pertinente da un punto di vista strategico.
Da un punto di vista più tecnico, queste sono le operazioni da fare:
- scegliere la parola chiave principale, ossia la focus keyword in base al suo volume di ricerca e alla difficoltà di competizione
- inserire la focus keyword in alcuni punti del testo (nella prime righe della intro, nel titolo H1, nei sottotitoli H2 dei paragrafi con varianti sinonimi, nel permalink, nei meta title e meta description, negli alt tag delle immagini)
- curare la formattazione dei paragrafi per renderli chiari e leggibili, dividendoli per blocchi di frasi che non superino le 20-30 parole
- ottimizzare le immagini per alleggerirne peso e ridurne le dimensioni (esiste un tool gratuito – GIMP – da scaricare sul desktop, ma anche tool online come jpeg compressor e tinypng.com)
- fare un lavoro di linking interno al testo per rimandare ad altri contenuti attinenti.
SEO off-page
La SEO off-page è un altro importante fattore di ranking (posizionamento) per Google.
Riguarda quell’attività di link building per ricevere backlink pertinenti da altri siti web che scelgono di citare il nostro contenuto, ma che non è per nulla facile né scontata.
Non conviene più, infatti, affidarsi allo scambio link o all’acquisto di link, pratiche ritenute passibili di penalizzazioni da parte di Google.
Al contrario, il contenuto che vale la pena linkare deve offrire risorse utili ed essere linkato da siti pertinenti e autorevoli.
Meglio ricevere backlink da pochi siti ma prestigiosi, piuttosto che averne molti da siti di scarsa qualità e non in target.
Anche in questo caso, è utile fare un’analisi dei backlink che stanno ricevendo i siti competitor ed eventualmente attingere alle stesse fonti, magari offrendo un contenuto arricchito da un testo più ampio e profondo, da infografiche, da video e/o podcast. L’obiettivo è quello di offrire risorse più utili e complete.
In conclusione,
per capire come posizionare sito Google, dobbiamo tener conto di molti aspetti: SEO audit, keyword research, link building e manutenzione.
Non dimentichiamo che qualsiasi sito web necessita di una frequente e costante manutenzione, dall’aggiornamento di eventuali plugin e moduli al controllo di penalizzazioni e malware o virus che possono metterlo a repentaglio.
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