CRIPTOVALUTE

Osatech si occupa di assistere i propri clienti a muovere i primi passi nell’investimento in criptovalute. Dalla consulenza alla creazione del proprio wallet fino alla formazione lagata alla sicurezza informatica

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Criptovalute

Si può avere un guadagno operando con le criptovalute ma non lo si può fare senza una conoscenza di termini tecnici e del funzionamento di concetti quali la blockchain, il mining, i wallet virtuali. Noi di OsaTech ne siamo consapevoli e desideriamo guidare i nostri clienti all’interno di un universo tanto complesso quanto affascinante.

Essendo attivi da anni nell’informatica, abbiamo particolarmente a cuore la tematica della sicurezza legata a piattaforme e wallet e con i nostri servizi intendiamo guidare chi vuole investire nelle criptovalute verso un modo di farlo sicuro. Li assistiamo nei primi passi nella realtà delle cripto, con l’obiettivo di portarli a quel grado di conoscenza che permetterà loro di agire con consapevolezza dei processi in cui si immettono e li aiutiamo step by step a creare e rendere sicuri i propri portafogli. Siamo al loro fianco per far loro capire come creare un portafoglio digitalespiegando la sicurezza delle parole chiavi ricevute all’apertura del wallet e come seguire un po’ i mercate per capire le valutazioni.

Approfondimenti sulle crypto

Le criptovalute altro non sono che monete virtuali, che non esistono in modo fisico. Possono essere utilizzate per acquisti, dato che sono accettate da alcune nazioni e da alcuni servizi, ma soprattutto vengono usate come asset di investimento, per trarne del guadagno.

Rispetto alle monete tradizionali hanno una serie di vantaggi, legati al fatto che non sono collegate a nessun organo finanziario: sono infatti decentralizzate e svincolate dal controllo dei governi e delle istituzioni finanziarie, non hanno bisogno di intermediari perché vengono create e vendute tramite un sistema informatizzato chiamato blockchain, tra pari. Risultano così immuni dall’influenza di politiche monetarie e tassi di interesse. Investire sulle monete virtuali è un modo alternativo per conservare e creare ricchezza soprattutto quando i flat tradizionali, legati ai governi e quindi alle situazioni socio-economiche mondiali, risultano in difficoltà. Si tratta però di asset molto variabili, per cui conoscere i modelli che regolano, o quanto meno provano a farlo, la fluttuazione è basilare per non perdere i propri soldi. Sul mercato attualmente esistono circa 2000 criptovalute diverse.

La prima a essere creata è stata nel 2009 il Bitcoin, tutt’ora la più famosa e utilizzata nelle operazioni. Il suo inventore è un anonimo che ha usato lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.

La moneta che al momento pare poter fare concorrenza al Bitcoin è Ethereum. Ne esistono però altre come Litecoin e XRP Ripple che hanno acquisito una certa popolarità e una infinità cosiddette emergenti come Dogecoin, Decentreland, Enjin Coin e Algorand.

Si consideri che creare e immettere sul mercato delle critpovalute è relativamente facile, con il rischio di vedere create delle bolle che permettono inizialmente un guadagno importante per poi perdere tutto, tramite il metodo dump e pump, che fa sì che i creatori si liberino immediatamente delle cripto quando il prezzo è salito, incassando elevati profitti ma lasciando in difficoltà chi aveva deciso di investirvi. Il consiglio solitamente che si dà è quello di puntare sulle monete principali e di differenziare l’investimento.

Data la forte volatilità delle criptovalute tradizionali, sono state create delle monete alternative chiamate stablecoin, che sono di fatto ancorate a un bene tradizionale, per esempio l’oro o una moneta reale come il dollaro: tra di esse vi sono Tether, USD Coin e Binance USD e in linea teorica hanno un valore più stabile rispetto alle altre valute virtuali.

La maggior parte delle caratteristiche delle monete virtuali, ovvero l’essere slegate da qualsiasi potere centrale e dalle politiche monetarie, oltre al non avere bisogno di intermediari per svolgere le operazioni, sono tali grazie al sistema in cui sono inserite, quello della blockchain.

Si tratta di un registro pubblico, visibile a tutti, trasparente e facilmente consultabile e verificabile, di tutte le transazioni effettuate tramite criptovalute: le transizioni di dati vengono raccolte e registrate in blocchi e legati tra di loro tramite una catena protetta da sistemi matematici definiti crittografia. La crittografia ha lo scopo di proteggere le transazioni e controllare la creazione di nuove monete. Ogni nuova operazione si lega a quelle precedenti grazie alla formazione di un blocco supplementare, creato mediante la risoluzione di un algoritmo. In pratica, ogni qual volta che avviene una operazione in criptovalute, dei pc denominati miners risolvono una complessa operazione matematica che permette di autorizzare l’operazione stessa e di dare vita a ulteriori monete virtuali.

Il mining è uno dei modi per guadagnare tramite criptovalute.

La blockchain è una tecnologia che non ha un archivio digitale ma che viene condivisa da tutti coloro che effettuano delle operazioni. Ciò la rende estremamente sicura e protetta da attacchi hacker e da furti di dati.

I modi per poter guadagnare tramite l’uso delle criptovalute sono diversi. Lo strumento indispensabile per poterlo fare è il wallet o portafoglio, ovvero un hardware o software che permette di operare con le monete virtuali. Scegliere quello corretto e proteggerlo in modo adeguato è basilare e noi di OsaTech mettiamo a disposizione del cliente le informazioni tecniche e teoriche su come aumentare la sicurezza del proprio portafoglio virtuale.

pagamenti in asset di criptovalute avvengono all’interno di wallet, dei portafogli virtuali: se le cripto possono essere definite come una sorta di equivalente virtuale delle monete fisiche, il wallet lo è del portafoglio. Qui vengono gestiti i fondi in criptovaluteprotetti da tecniche avanzate di crittografia blockchain. Non essendoci intermediari e avendo l’investitore l’assoluto controllo sui fondi, è importantissimo che chi investe in critpovalute sia in grado di proteggere al meglio il suo wallet e noi di OsaTech interveniamo per aiutare ad aprirlo e renderlo sicuro, per permettere operazioni serene in tutta sicurezza.

I wallet possono essere degli hardware, definiti cold wallet, o dei software, definiti anche hot wallet. I primi funzionano offline, nella maggior parte dei casi tramite Bluethoot e sono per questo i più sicuri, protetti da un codice PIN che ovviamente non deve mai essere rivelato a nessuno. I più noti sono Trezor e Ledger ma ce ne sono molti, diversi per grado di sicurezza e prezzo: aiutiamo i nostri clienti a scegliere l’opzione migliore in base alle esigenze e ai desideri. Sono ideali per essere usati come conti deposito e per casi in cui vengono depositate e utilizzate grandi somme di criptovalute.

Gli hot wallet, che sono dei software, funzionano tramite Internet e sono nella maggior parte dei casi delle app che vengono scaricate sul proprio dispositivo o delle piattaforme che operano sul web. Pur essendo sicuri, sono certamente più soggetti a eventuali attacchi informatici. I nostri tecnici daranno una mano agli interessati a proteggerli nel migliore dei modi.

Due elementi basilari per la protezione e la gestione dei wallet, siano essi hardware o software, sono le chiavi di sicurezza pubblica e privata. Nel caso di hot wallet è possibile che la chiave privata sia in possesso non solamente del proprietario del portafoglio bensì anche del produttore del software stesso, che può aiutarlo a recuperarla in caso di perdita. Ciò non avviene nel caso dei cold wallet, dove il possessore è l’unico a conoscere la propria chiave: se la sicurezza è certamente maggiore, in caso di perdita non sarà più possibile accedere al wallet se non tramite l’uso di un seme generato al momento della impostazione, capace di consentire il ripristino delle chiavi e il recupero dei fondi.

La chiave pubblica potrebbe essere paragonata al numero IBAN di un conto, proseguendo con la similitudine già utilizzata in precedenza, mentre la chiave privata potrebbe essere equiparata al codice di accesso.

Quando viene impostato un portafoglio, viene creata una chiave privata tramite l’utilizzo di un algoritmo di creazione unidirezionale, per esempio ECDSA o EdDSA, con un grado di sicurezza elevato. La chiave pubblica viene generata matematicamente a partire da quella privata ma se dalla privata è possibile risalire alla pubblica, non è in alcun modo possibile il contrario. Nel caso dei cold wallet, si usano delle chiavi generate da una sorgente che non è collegata a ”blockchain” e quindi a Internet, l’elemento che li rende non suscettibili ad attacchi hacker, mentre negli hot wallet le chiavi sono memorizzate in un luogo che necessita la costante connessione alla rete.

Le tipologie di wallet sono svariate e noi di OsaTech siamo pronti a consigliare in ciascun caso la soluzione più adatta alle esigenze e a essere a fianco del cliente nella gestione del portafoglio e nei processi che servono per aumentarne la sicurezza.

portafogli completi o full client sono degli hot wallet completamente indipendenti da qualsiasi piattaforma. La loro gestione è la più complessa, perché scaricano l’intera blockchain di una criptovaluta e trasformano i pc da cui vengono eseguiti in veri e propri nodi di rete. È necessaria una connessione costante a Internet, il che rende indispensabile proteggerli con la massima attenzione. Necessitano di uno spazio di archiviazione considerevole. Alcuni esempi di full client sono Bitcoin Core (per i Bitcoin), Libbitcoin, Gocoin, Parity Bitcoin, Rete Monero.

Un’opzione comoda e semplice per archiviare le criptovalute sono i portafogli leggeri, che operano senza scaricare l’intera blockchain, grazie a un full node esterno. Sono delle forme semplificate di portafoglio, funzionanti tramite il sistema di verifica del pagamento semplificata (SPV). Richiedono un minor spazio di archiviazione, per contro non possono verificare una transazione da soli e si fidano degli altri ”nodi” dalla rete per verificare che la transazione sia stata convalidata e aggiunta alla blockchain. È una soluzione per chi vuole investire senza doversi preoccupare della complessa gestione del wallet.

A seconda di come viene gestito il possesso della chiave privata i wallet si dividono in “noncustodial” e “custodial”. Nel primo caso il proprietario del conto è l’unico in possesso della chiave: la sicurezza è maggiore ma al contempo è più complesso il recupero in caso di smarrimento. Scegliendo un custodial wallet, una terza parte aiuta il cliente a gestire e accedere al proprio portafoglio, con una maggior facilità di utilizzo.

Come proteggere, in ogni caso, i propri wallet, a prescindere dal fatto che essi siano di una tipologia piuttosto di un’altra? Le chiavi vanno conservate con estrema attenzione, ma ottimi suggerimenti sono anche l’impostazione di una autentificazione a due fattori e il controllo regolare dei conti per rendersi conto del loro stato, oltre all’informazione costante su eventuali sistemi di cripto-truffe in atto.

Operazioni con le criptovalute

Una volta creato un wallet, come si fa a guadagnare tramite criptovalute? Esse possono essere utilizzate come qualsiasi bene, ovvero detenute e poi vendute, oppure si può fare del trading tramite prodotti derivati come i CFD, o ancora attraverso il mining.

Il mining è il processo che permette la creazione di nuove criptovalute, tramite la risoluzione di complessi problemi matematici generando in cambio monete virtuali. Si agisce di fatto facendo avvenire il pagamento e evitando la duplicazione del denaro. Il mining è competitivo e decentralizzato, i privati vengono premiati per i servizi che hanno svolto. Utilizzando specifici software di calcolo e sfruttando la potenza di calcolo di un computer o di particolari strumenti finalizzati a questo scopo teoricamente chiunque può trasformarsi in un miner. Egli deve risolvere l’algoritmo che permette la chiusura di un blocco quando lo stessi viene aggiunto alla rete blockchain.

Per “minare” critpovalute servono dei pc, collegati alla rete Internet per 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che cercano i codici usando hardware come particolari schede grafiche e microchip. Il contro del processo è che richiede un ingente consumo di energia elettrica, pari annualmente a quello di intere nazioni, motivo per cui non viene visto in modo particolarmente favorevole dagli ecologisti.

Il mining non è un processo di investimento propriamente detto, in quanto non sfrutta le criptovalute come asset bensì punta sulle caratteristiche intrinseche alla blockchain.

La formula più semplice per investire nelle criptovalute è l’investimento diretto, ovvero l’acquisto dell’asset tramite piattaforme e il suo deposito nei wallet. In questo caso, a differenza del trading con CFD, si possiede realmente la moneta.

Fondamentale per svolgere questo tipo di operazione è scegliere la piattaforma autorizzata e regolamentata più adatta alle proprie richieste e al proprio grado di preparazione: sul mercato ve ne sono moltissime, noi consigliamo ai nostri clienti quelle ritenute più adeguate alle loro esigenze, tenendo conto del grado di sicurezza e di difficoltà di uso. Tra quelle consigliate vi sono BinanceeToroXTBCapex e LiquidityX, certe con demo gratuite, assistenza in italiano, nessun costo nascosto e la possibilità di negoziazione in CFD.

Trading tramite CFD

CFD, acronimo che sta per contratti per differenza, permettono di speculare sul prezzo sulle criptovalute operando sull’apprezzamento o deprezzamento dell’asset senza realmente possedere il valore reale della moneta.

Se si ritiene che il valore della criptovaluta scenderà si aprirà una posizione long, acquistando moneta al prezzo buy, leggermente superiore al prezzo reale del mercato. Se si vuole puntare sul fatto che il valore cella cripto scenderà si dovrà aprire una posizione short, acquistando al prezzo sell, leggermente inferiore al prezzo reale del mercato. La differenza tra prezzo buy e prezzo sell è chiamata spread.

I CDF sono prodotti di leva, ovvero non sarà necessario, per fare trading attraverso di essi, depositare l’intera somma per avere l’esposizione al mercato, bensì ne basta una parte. Ciò da un lato permette di investire meno soldi ma al tempo stesso amplifica sia eventuali guadagni che eventuali perdite.

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