Rete Mesh: cos’è e come funziona

Rete mesh

La rete mesh garantisce una connessione internet stabile in ambienti complessi come grandi edifici, sia residenziali sia aziendali con muri spessi e/o strutturati su più piani. È la soluzione che permette stabilità di connessione a tutti i dispositivi connessi, creando un sistema collaborativo e intelligente. Oggi più che mai utile per sfruttare al meglio la tecnologia che ci semplifica la vita in ogni ambiente. 

In pratica le reti mesh vanno a compensare i limiti di connessione dei router tradizionali che, nei contesti più grandi o più strutturati, falliscono creando “zone morte” con segnale debole o inesistente. Le reti mesh nascono proprio per risolvere questi problemi di copertura wireless con un’architettura decentralizzata. Ma vediamo nel dettaglio come funzionano e quali sono gli ambiti di applicazione.

Cosa sono le reti mesh

Una rete mesh è un sistema di connettività wireless che non dipende da un unico punto di trasmissione, bensì utilizza una rete distribuita di dispositivi (nodi) che collaborano per distribuire il segnale in modo uniforme. Ogni nodo comunica con gli altri, garantendo una copertura affidabile e capillare.

Perché si usa una rete mesh

Si usano le reti mesh perché offrono numerosi vantaggi rispetto alle soluzioni tradizionali, ossia:

  • copertura completa: eliminano le zone morte grazie alla distribuzione uniforme del segnale
  • connessione automatica: i dispositivi si collegano sempre al nodo con il miglior segnale disponibile
  • in caso di guasto: se un nodo si guasta, gli altri riorganizzano automaticamente la trasmissione
  • semplicità di espansione: basta installare un nuovo nodo per aggiungere copertura
  • riduzione della latenza: a differenza dei ripetitori tradizionali, i nodi mesh comunicano direttamente tra loro senza dover passare sempre attraverso il router principale.

Reti Mesh: applicazione pratiche

Le reti mesh trovano applicazione in diversi contesti che richiedono una connettività wireless affidabile e diffusa. 

Facciamo qualche esempio

Abitazioni con architetture complesse

In case con muri spessi in pietra o cemento armato o con geometrie irregolari, ampie metrature distribuite più piani, dove il segnale Wi-Fi tradizionale rischia di diventare debole o inesistente, le reti mesh garantiscono la comunicazione tra nodi disposti su diversi livelli (es., piano terra e primo piano); una connessione stabile anche in presenza di ostacoli strutturali; una copertura uniforme in tutta l’abitazione.

In pratica, la rete mesh distribuisce più punti di accesso:

  • un nodo nel piano terra può comunicare con un nodo al primo piano
  • i dispositivi si spostano automaticamente tra i nodi mantenendo la connessione stabile
  • la copertura diventa uniforme, a prescindere dalla complessità architettonica.

Uffici e ambienti lavorativi con grandi superfici

Anche negli spazi aziendali, anzi a maggior ragione in questi contesti con esigenze operative, le reti mesh garantiscono connessioni stabili in open space con molte postazioni; coprono sale riunioni e aree comuni; supportano dispositivi IoT come stampanti di rete, sistemi di sicurezza, come la videosorveglianza, e sensori ambientali. L’obiettivo è mantenere performance stabili anche con decine di dispositivi connessi simultaneamente.

Un esempio pratico potrebbe essere un’azienda che utilizza sensori IoT per monitorare l’ambiente lavorativo o stampanti condivise senza interruzioni.

Spazi pubblici come aeroporti, centri commerciali, stadi

Le reti mesh sono funzionali negli ambienti ad alta densità di persone e dispositivi, come aeroporti, centri commerciali e stadi, dove:

  • gestiscono migliaia di connessioni simultanee
  • offrono copertura capillare in superfici molto ampie
  • si adattano rapidamente ai picchi di traffico per garantire connessioni affidabili.
  • garantiscono connessione per servizi di informazione, sicurezza e intrattenimento.

Stabilimenti industriali e agricoli che richiedono connettività diffusa

Nei contesti industriali molto ampi, le reti mesh diventano fondamentali per monitorare impianti e macchinari, per controllare parametri ambientali in serre o terreni agricoli, per supportare sistemi IoT per l’automazione, per facilitare la comunicazione in aree con ostacoli fisici come macchinari, strutture metalliche e dislivelli.

Nuovi scenari

Oltre agli utilizzi descritti, le reti mesh possono essere applicate in scenari più innovativi:

  • Smart city e sistemi di illuminazione pubblica intelligente
  • Reti di emergenza per comunicazioni in zone colpite da calamità
  • Supporto a veicoli a guida autonoma e comunicazione vehicle-to-vehicle
  • Reti temporanee per eventi, cantieri, aree di ricerca.

Un esempio calzante potrebbe essere l’illuminazione pubblica intelligente che si adatta al traffico pedonale.

Come funziona la tecnologia della Rete Mesh

A differenza dei router standard che trasmettono da un punto singolo, le reti mesh creano una rete distribuita in cui ogni nodo collabora per garantire la migliore connettività possibile. 

Il nodo principale è un dispositivo collegato al modem che rappresenta il punto di partenza per il segnale. 

I nodi secondari sono dispositivi posizionati strategicamente per raccogliere e ritrasmettere il segnale nelle aree circostanti. 

Ogni nodo può comunicare con gli altri utilizzando algoritmi avanzati che determinano i percorsi alternativi per la trasmissione dei dati, basandosi su metriche come latenza, perdita di pacchetti e congestione della rete.

Esempi di soluzioni sul mercato per Reti Mesh

Sul mercato esistono diverse soluzioni affidabili che sfruttano la tecnologia mesh:

  • Google Nest Wi-Fi: ideale per abitazioni domestiche grazie alla sua semplicità d’uso.
  • Netgear Orbi: offre prestazioni elevate ed è adatto a grandi spazi o uffici.
  • TP-Link Deco: una soluzione economica ma efficace per migliorare la copertura Wi-Fi domestica.

Dettagli tecnici [per chi vuole approfondire]

I nodi utilizzano protocolli avanzati come il routing dinamico (ad esempio, IEEE 802.11s o protocolli proprietari sviluppati dai produttori per scegliere dinamicamente i percorsi migliori per i dati.) per ottimizzare la trasmissione dei dati.

Grazie agli algoritmi di instradamento, ogni nodo può valutare:

  • la qualità del segnale tra i nodi
  • analizzare le condizioni della rete per garantire prestazioni ottimali
  • scegliere il percorso di trasmissione più efficiente

Gli algoritmi di instradamento tengono conto di metriche come latenza nella trasmissione dei dati, perdita di pacchetti e congestione della rete causata da troppi dispositivi connessi.

Infine, ogni nodo si adatta ai cambiamenti della rete. In caso di guasti o variazioni nella topologia, i nodi riorganizzano automaticamente il flusso dei dati.

Bande di frequenza

I nodi mesh operano su bande dual-band o tri-band (2,4 GHz e 5 GHz). La banda a 2,4 GHz offre maggiore portata ma velocità inferiore, mentre quella a 5 GHz garantisce velocità elevate ma su distanze più brevi. Alcuni sistemi tri-band dedicano una banda esclusivamente alla comunicazione tra i nodi (backhaul), migliorando le prestazioni complessive.

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