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Zoom, l’app per videoconferenze condivide i dati con Facebook

Mentre usi Zoom i tuoi dati vengono inviati a Facebook, anche se non hai un account. Guai per la privacy in vista per Zoom, l’applicazione gratuita per fare videochiamate di gruppo via smartphone, tablet e pc che secondo Motherboard è legata a doppio filo al social network. L’indagine condotta sulla nella versione iOS dimostrerebbe infatti che durante l’uso avviene una connessione alla Graph API di Facebook, la componente a cui gli sviluppatori fanno riferimento per scambiare dati con la piattaforma di Mark Zuckerberg. 

Si tratta di informazioni che aiutano a profilare l’utente, ossia dettagli su orari e tempi di connessione, dispositivo impiegato, luogo e operatore mobile. A queste informazioni viene agganciato un codice univoco per ciascun utente impiegato poi a fini pubblicitari per inserzioni personalizzate. Una pratica, segnala l’Electronic Frontier Foundation, già adottata da Ring – la controllata di Amazon – e altri siti di servizi.

E se la policy della società proprietaria parla di una possibile raccolta di dati relativi al profilo di Facebook  che vengono poi rielaborati da  “service provider esterni e partner di advertising” come “Google Ads e Google Analytics”, non fa però alcuna menzione del caso in cui un utente non abbia un account su Facebook

Nelle ultime settimane a causa della pandemia da coronavirus, secondo i dati Apptopia riportati da VentureBeat, i download giornalieri dell’app Zoom sono passati, su scala globale, dai 171 mila di metà febbraio ai 2,41 milioni del 25 marzo, con un incremento del 1.300%.


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