Quali sono i migliori sistemi di backup dei dati? Il backup dei dati aziendali è un’azione fondamentale nella gestione del proprio “tesoretto”. È come avere una cassaforte dove tenere i propri gioielli sani e salvi. Lontani da mani indiscrete…
L’utilità del backup è indiscutibile perché protegge dal rischio di danni e imprevisti molto critici: errori umani, guasti hardware, attacchi informatici, virus, malware o ransomware, cancellazioni accidentali, interruzioni di corrente e calamità naturali. Con un sistema di backup è possibile ripristinare i dati allo stato precedente, risparmiando tempo e denaro in caso di guasti.
Grazie ai backup giornalieri, infatti, i dati importanti possono essere protetti e recuperati in caso di perdita. E questo per le aziende è molto importante.
Ma quali sono i migliori sistemi di backup per proteggere i tuoi dati nel 2025? Vediamo quanti e quali sono tutti i sistemi per fare backup dei dati.
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I diversi sistemi per proteggere i dati aziendali
Per fare il backup e conservare, organizzare e recuperare i dati in modo sicuro, è possibile utilizzare sia strumenti hardware che software.
Il backup dei dati consiste nel creare una copia di sicurezza dei file su un dispositivo diverso da quello principale.
Per intenderci, il “dispositivo principale” è il dispositivo su cui i file originali sono salvati e utilizzati tutti i giorni: computer, smartphone, tablet o server. In sostanza, si tratta della sorgente primaria dei dati che si desidera proteggere.
Quando si fa un backup, si copiano i dati su un dispositivo diverso da quello principale, che può essere:
- un disco rigido esterno (HDD o SSD) per copie automatiche o manuale
- copie fisiche su supporti ottici come CD o DVD, pur essendo meno affidabili
- un server cloud
- una chiavetta USB
- servizi di backup online che offrono crittografia e pianificazione automatica dei salvataggi
- dispositivi NAS – (Network Attached Storage): sistemi di archiviazione collegati a una rete locale (LAN) che permettono a più utenti e dispositivi di accedere e condividere file da una posizione centralizzata.
Quindi, un sistema di backup può utilizzare metodi diversi, dai più tradizionali come i dispositivi locali (ad esempio, NAS o hard disk esterni) alle soluzioni innovative come il backup in cloud, più flessibile e più efficace per certi versi perché offre un tipo di archiviazione su server esterni.
Quali sono i migliori sistemi di backup per proteggere i tuoi dati?
I sistemi di backup ottimali combinano diverse tecnologie per garantire massima sicurezza, scalabilità e affidabilità.
Backup su cloud
Il backup basato su cloud è ideale per la scalabilità e l’accessibilità da qualsiasi luogo. Gli aggiornamenti sono automatici e il sistema è un ottimo metodo per evitare le conseguenze di eventuali guasti hardware. Da considerare, tuttavia, l’aspetto della connettività a Internet per l’accesso ai sistemi di backup cloud.
Il cloud è progettato per archiviare e sincronizzare dati online, dunque sebbene possa offrire una parziale accessibilità offline, dipendere solo da questa funzione potrebbe non essere ideale per aziende con necessità di accesso immediato e costante a grandi quantità di dati. In tali casi, un’infrastruttura ibrida o soluzioni di backup locali possono essere un’integrazione più affidabile per garantire continuità operativa.
Per fare qualche esempio, strumenti in cloud come Google Drive, Dropbox, o OneDrive permettono di selezionare file specifici da rendere disponibili offline. Queste funzioni però non coprono sempre l’intero set di dati archiviato nel cloud, né sono configurate di default. Inoltre, eventuali modifiche fatte offline vengono sincronizzate con il cloud solo quando si ripristina la connessione a Internet.
Backup locale
Questo tipo di backup si avvale di dischi rigidi esterni o server locali, consentendo un accesso immediato e indipendenza dalla rete. In questo caso, però, da mettere in conto il limite rappresentato dal rischio di perdita dei dati in caso di disastri fisici o incidenti accidentali.
Per “disastri fisici” si intendono eventi naturali che possono danneggiare i dispositivi di archiviazione fisica e, di conseguenza, compromettere i dati in essi contenuti. Gli incidenti accidentali sono cadute o urti che danneggiano i dischi rigidi, e anche guasti elettrici o cortocircuiti che possono causare la perdita irreversibile dei dati.
Per mitigare il rischio, si consiglia di adottare un sistema di backup che integri sia copie locali su hardware dedicato, sia backup remoti, come il cloud, che non sono vulnerabili a disastri che colpiscono una singola posizione fisica.
Backup ibrido
La conclusione di questa analisi ci porta diretti alla più completa e sicura combinazione di backup locale e su cloud, una strategia consigliata soprattutto alle aziende che vogliono proteggersi contro minacce locali e online.
L’optimum per la sicurezza dei dati nei contesti aziendali, è mantenere 3 copie dei dati, su 2 dispositivi diversi, di cui 1 off-site.
Il backup ibrido segue la regola 3-2-1, ovvero creare 3 copie diverse dei dati da collocare su 2 diversi tipi di storage e mantenere 1 copia offsite.
Questa soluzione garantisce ridondanza, tempi di recupero rapidi e protezione in qualsiasi circostanza.
Una volta inquadrato il modus operandi, è importante orientare le proprie scelte verso le soluzioni più affidabili per i servizi cloud e investire in hardware di qualità per il backup locale.