Phishing, ransomware e attacchi informatici alle PMI

Phishing, ransomware e attacchi informatici alle PMI

Introduzione: la nuova minaccia per le piccole e medie imprese

Negli ultimi anni, il panorama della sicurezza informatica è cambiato radicalmente. Quello che un tempo sembrava riguardare solo le grandi aziende o le istituzioni pubbliche oggi è diventato una realtà quotidiana anche per le piccole e medie imprese (PMI).
Il phishing, il ransomware e gli attacchi informatici mirati non risparmiano nessuno, e anzi, trovano proprio nelle PMI un terreno fertile per agire indisturbati.

Le ragioni sono molteplici: risorse informatiche spesso limitate, mancanza di personale IT dedicato, sistemi non aggiornati e una percezione di “scarsa appetibilità” che induce a sottovalutare i rischi. Tuttavia, è proprio questa combinazione di fattori a rendere le PMI tra i bersagli preferiti dei cybercriminali.

In Svizzera, come nel resto d’Europa, i dati parlano chiaro: oltre il 60% delle PMI ha subito almeno un tentativo di attacco informatico negli ultimi due anni. Gli attacchi più diffusi restano il phishing (furto di credenziali tramite email ingannevoli), il ransomware (virus che blocca i dati chiedendo un riscatto) e le intrusioni nei sistemi aziendali.

Phishing: la trappola più comune e sottovalutata

Cos’è il phishing e come funziona

Il phishing è una tecnica di ingegneria sociale che mira a ingannare gli utenti inducendoli a fornire dati sensibili, come credenziali di accesso o informazioni bancarie.
Si manifesta solitamente attraverso email, SMS o messaggi apparentemente provenienti da fonti affidabili — come una banca, un fornitore o un collega.

Un esempio classico è l’email che invita a “verificare l’account aziendale” o a “cliccare su un link urgente per evitare la sospensione del servizio”.
Il messaggio contiene un link a un sito falso, spesso quasi identico a quello legittimo, dove l’utente inserisce inconsapevolmente le proprie credenziali, consegnandole direttamente al criminale.

Perché le PMI sono bersagli ideali

Le piccole e medie imprese vengono spesso scelte perché hanno difese più deboli rispetto alle grandi organizzazioni.
Molte non dispongono di filtri anti-spam avanzati, non formano regolarmente i dipendenti e utilizzano ancora password semplici o ripetute su più servizi.

Inoltre, gli attacchi di phishing si sono evoluti: oggi esistono vere e proprie campagne personalizzate, chiamate spear phishing, dove il messaggio viene costruito su misura per la vittima.
Un criminale può studiare il sito aziendale, conoscere i nomi dei responsabili e inviare un’email che sembra arrivare dal direttore amministrativo o da un cliente reale.

Le conseguenze di un attacco di phishing riuscito

Un singolo clic può avere effetti devastanti.
Tra le conseguenze più comuni:

  • Furto di credenziali aziendali o accessi ai sistemi gestionali;

  • Compromissione della posta elettronica aziendale (Business Email Compromise);

  • Diffusione di malware all’interno della rete interna.

In molti casi, il phishing rappresenta solo la porta d’ingresso per attacchi più complessi, come il ransomware, che può paralizzare completamente l’attività aziendale.

Ransomware: quando i dati diventano ostaggi

Cos’è un ransomware e come si diffonde

Il ransomware è un tipo di malware che cripta i dati presenti su un computer o su un intero server aziendale, rendendoli inaccessibili fino al pagamento di un riscatto (ransom, in inglese).
Gli hacker promettono di fornire la chiave di decrittazione solo dopo il pagamento, solitamente in criptovaluta.

L’infezione può partire da un allegato email infetto, da un file scaricato da Internet o da un accesso remoto compromesso.
Una volta attivo, il ransomware si propaga rapidamente nella rete interna, colpendo cartelle condivise, database e sistemi di backup non protetti.

Perché il ransomware è così pericoloso per le PMI

Mentre le grandi aziende possono contare su reparti di cybersecurity interni e backup distribuiti, le PMI spesso non hanno piani di emergenza strutturati.
Un attacco ransomware può quindi significare la perdita totale dei dati e la paralisi delle attività per giorni o settimane.

Inoltre, anche pagando il riscatto, non c’è alcuna garanzia che i dati vengano realmente restituiti.
Secondo recenti studi, oltre il 40% delle imprese che hanno pagato non ha mai ricevuto la chiave di sblocco o ha ricevuto dati danneggiati.

I costi nascosti di un attacco ransomware

Oltre al danno economico diretto, gli effetti di un ransomware si estendono a:

  • Fermi produttivi prolungati, con perdita di clienti e ordini;

  • Danni reputazionali, specialmente se vengono violati dati sensibili;

  • Sanzioni legali, in caso di violazione del Regolamento sulla protezione dei dati (GDPR).

In Svizzera, molte PMI che subiscono un attacco preferiscono non denunciarlo per paura di compromettere la fiducia dei clienti, ma questa scelta rende più difficile combattere il fenomeno su scala nazionale.

Gli altri attacchi informatici che colpiscono le PMI

Malware e trojan nascosti

Oltre al ransomware, esistono numerosi malware (software malevoli) che agiscono silenziosamente all’interno dei sistemi aziendali.
Alcuni registrano le attività dell’utente per rubare dati sensibili (keylogger), altri aprono una “porta di servizio” per permettere a un hacker di controllare il computer da remoto.

Questi attacchi, spesso invisibili, possono restare attivi per mesi senza essere scoperti, esfiltrando gradualmente informazioni riservate: listini, contratti, credenziali d’accesso ai fornitori o ai conti bancari.

Attacchi DDoS e sabotaggi digitali

Gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) mirano invece a bloccare i server aziendali o i siti web, saturando le risorse di rete con un flusso massiccio di richieste.
Per una PMI che opera online — per esempio un e-commerce o un gestionale in cloud — anche poche ore di inattività possono rappresentare una perdita significativa.

Esistono inoltre sabotaggi digitali più mirati, in cui l’obiettivo non è solo il guadagno economico ma il danneggiamento dell’immagine aziendale o la concorrenza sleale.

L’anello più debole: l’errore umano

La maggior parte degli attacchi informatici non avviene per vulnerabilità tecniche, ma per disattenzione o mancanza di formazione del personale.
Un dipendente che apre un allegato sospetto, utilizza la stessa password per più servizi o condivide un link non verificato può innescare una catena di eventi difficilmente controllabile.

L’importanza della formazione del personale

Le aziende più protette non sono necessariamente quelle con i software più costosi, ma quelle che investono nella consapevolezza dei propri collaboratori.
Bastano semplici regole per ridurre enormemente i rischi:

  • Verificare sempre l’indirizzo del mittente prima di aprire allegati o link;

  • Non condividere mai credenziali via email o messaggi;

  • Segnalare immediatamente email sospette al reparto informatico o al consulente IT.

Un percorso di formazione continuo e aggiornato, svolto magari con test periodici di phishing simulato, aiuta a mantenere alta l’attenzione.

Backup e protezione dei dati: la prima linea di difesa

L’importanza del backup automatico e cifrato

Un backup regolare e sicuro è il pilastro di ogni strategia di difesa informatica.
Non basta salvare i file su un disco esterno collegato al server: se il ransomware colpisce, anche quel disco può essere infettato.

I backup devono essere automatici, cifrati e dislocati in luoghi diversi, come server cloud svizzeri o NAS dedicati.
È altrettanto importante testare periodicamente il ripristino dei dati, per essere certi che il backup funzioni davvero in caso di emergenza.

Disaster recovery: pianificare l’imprevisto

Ogni PMI dovrebbe avere un piano di disaster recovery, ovvero una procedura chiara per ristabilire i sistemi in caso di incidente informatico.
Questo piano deve indicare:

  • Chi è responsabile del ripristino;

  • Dove si trovano i backup;

  • In che ordine riavviare i sistemi critici.

Un piano ben strutturato può fare la differenza tra un fermo di poche ore e una settimana di inattività totale.

Sicurezza di rete e firewall professionali

Il ruolo del firewall aziendale

Un firewall di nuova generazione rappresenta un baluardo fondamentale per la sicurezza aziendale.
Filtra il traffico in entrata e in uscita, blocca tentativi di accesso non autorizzati e monitora il comportamento dei dispositivi collegati.

Osatech, attraverso la divisione Osa Informatica, installa firewall professionali configurati su misura per ogni cliente, integrando funzioni come:

  • Analisi del traffico in tempo reale;

  • Rilevamento di intrusioni (IDS/IPS);

  • Controllo applicativo e VPN sicure.

Segmentazione della rete e Wi-Fi sicuro

Un altro errore comune nelle PMI è avere una rete unica condivisa da tutti.
Separare la rete aziendale interna da quella destinata agli ospiti o ai dispositivi IoT riduce notevolmente i rischi di propagazione del malware.

Osatech consiglia sempre la segmentazione VLAN, che consente di isolare i diversi reparti e gestire in modo granulare i permessi di accesso.

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Antivirus e sistemi di monitoraggio continuo

Antivirus di nuova generazione

Gli antivirus moderni non si limitano più a riconoscere virus noti, ma utilizzano tecniche di intelligenza artificiale e machine learning per identificare comportamenti anomali.
Soluzioni come Webroot, distribuite da Osatech, offrono una protezione proattiva, leggera e facilmente gestibile anche da remoto.

Monitoraggio e sicurezza gestita

Per una PMI, avere un partner che monitora costantemente i sistemi è oggi una scelta strategica.
Attraverso strumenti come Wazuh, Osatech è in grado di rilevare e segnalare attività sospette in tempo reale, intervenendo prima che l’attacco causi danni concreti.

La sicurezza nel cloud e nei servizi online

Rischi e vantaggi del cloud

Molte imprese svizzere si affidano a soluzioni cloud per archiviare documenti, gestire la posta elettronica o utilizzare applicativi gestionali come Cassa in Cloud o Microsoft 365.
Il cloud offre flessibilità e riduzione dei costi, ma va gestito con attenzione: gli accessi devono essere protetti da autenticazione a due fattori (2FA) e monitorati costantemente.

I servizi cloud di Osatech

Osatech offre soluzioni cloud basate su server esclusivamente svizzeri, garantendo conformità alle leggi sulla protezione dei dati.
Le infrastrutture sono dotate di backup automatici, firewall dedicati e sistemi di replica geografica per assicurare continuità operativa anche in caso di incidente.

La normativa svizzera sulla protezione dei dati

Cosa prevede la nuova LPD

Dal 2023, la nuova Legge federale sulla protezione dei dati (nLPD) impone alle aziende di adottare misure tecniche e organizzative adeguate per proteggere i dati personali.
Le PMI non sono escluse da questi obblighi e devono poter dimostrare di aver preso provvedimenti concreti per ridurre i rischi di perdita o furto di dati.

Le sanzioni per chi non si adegua

Le violazioni della LPD possono comportare sanzioni fino a 250.000 CHF e seri danni reputazionali.
In caso di data breach, è necessario avvisare tempestivamente l’Incaricato federale della protezione dei dati e informare i clienti coinvolti.

Il ruolo di Osatech nella sicurezza informatica delle PMI

Una protezione completa per ogni esigenza

Con quasi trent’anni di esperienza e oltre 6.500 clienti attivi, Osatech è oggi uno dei principali punti di riferimento in Svizzera nel settore della sicurezza informatica e delle infrastrutture aziendali.
Grazie alla sinergia tra le divisioni Osa Informatica e Osa Security, l’azienda è in grado di offrire una protezione completa: dai firewall alla videosorveglianza, dai backup cloud alla consulenza sui dati sensibili.

Monitoraggio, prevenzione e formazione

Osatech non si limita a fornire strumenti, ma accompagna le aziende in un percorso di prevenzione continua:
analisi delle vulnerabilità, aggiornamenti costanti, test di phishing simulato e formazione del personale.

La filosofia è semplice: prevenire è meglio che curare.
Ogni euro speso in prevenzione può risparmiarne decine in riparazione dei danni e perdita di produttività.

Conclusione: la sicurezza informatica non è più un optional

I tempi in cui la sicurezza informatica era un lusso per grandi aziende sono finiti.
Oggi anche una piccola impresa con cinque postazioni può essere vittima di un attacco devastante.
Phishing, ransomware e truffe digitali non fanno distinzioni: ciò che conta per i criminali è la vulnerabilità, non la dimensione della vittima.

Investire in firewall, backup, antivirus e formazione non significa solo proteggere i dati, ma garantire la sopravvivenza stessa dell’impresa.
Ogni PMI deve iniziare a considerare la sicurezza informatica come parte integrante della propria strategia di business, al pari del marketing o della contabilità.

Se desideri proteggere la tua azienda da phishing, ransomware e attacchi informatici, affidati a professionisti esperti.
Il team Osatech può analizzare la tua infrastruttura, consigliarti le migliori soluzioni e garantirti una protezione completa, anche in cloud.

👉 Contattaci subito su osatech.ch/contatti

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