Digital Marketing per le aziende: 7 step per il successo

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Cosa vuol dire fare Digital Marketing per le aziende?
E come farlo senza perdersi nel calderone dei canali e delle tecnologie disponibili?

Il marketing digitale è necessario oggi per sopravvivere, mantenersi competitivi e aumentare le opportunità di vendita. Farne a meno vuol dire essere tagliati fuori dal mercato.

Ottenere risultati concreti non è semplice e non basta avere un sito e una pagina Facebook. Bisogna conoscere gli strumenti e capire quali sono davvero indispensabili se non utili, e quali invece conviene lasciar stare. Altrimenti il rischio è quello di girare a vuoto.

Detto ciò, possiamo individuare 7 step essenziali per ogni azienda che vuol fare Digital Marketing.

Cos’è il Digital Marketing per le aziende?

Possiamo definire il marketing digitale come un insieme di azioni, processi, attività, strategie che si avvalgono di canali online per comunicare, promuovere e vendere prodotti e servizi.

A differenza del marketing tradizionale, il Digital Marketing viaggia online, a cavallo dei motori di ricerca, social media e siti web.

Tenendo conto del fatto che negli ultimi 20 anni internet ha cambiato il nostro modo di vivere, comunicare, interagire, condividere, acquistare… e che smartphone e tablet sono i device che usiamo tutto il giorno, attraverso i canali digitali le aziende possono interagire direttamente con i propri clienti, aumentando la visibilità delle loro offerte.

Fermo restando che l’obiettivo finale è la conversione, la vendita e non la visibilità fine a sé stessa, quanto siamo realmente capaci di tradurre tutto questo in vendita?

Come fare Digital Marketing

Esistono diversi canali e strategie per fare marketing online, ma non funzionano tutti e sempre, se non inquadrati nell’ottica giusta.

Qual è l’ottica giusta?

L’obiettivo.

Se vuoi solo apparire, come chi veste eccentrico e cammina per la strada per farsi guardare ma poi è inavvicinabile…è un tipo di obiettivo. Fine a sé stesso.

Se vuoi apparire, ma anche piacere e conoscere persone interessanti con le quali condividere momenti, esperienze, emozioni, sentimenti… l’obiettivo cambia implicando il risultato.

Nel marketing digitale per le aziende, a meno che si faccia per hobby, l’obiettivo non può essere fine a sé stesso. Gli obiettivi devono essere precisi.

Ne suggeriamo alcuni che riteniamo chiave nella comunicazione online:

– creare la presenza aziendale e posizionare il brand per distinguerlo dagli altri
– contestualmente identificare il proprio pubblico per costruire la giusta comunicazione
– divulgare contenuti per rafforzare la presenza online e offline e costruire relazioni di fiducia
– gestire al meglio la customer experience in un contesto multicanale, integrando i vari canali digitali
– tenere traccia dei dati generati da siti, social e campagne PPC per capire cosa funziona e sta dando risultati concreti.

Entriamo nel dettaglio.

Come iniziare con il Digital Marketing

Il primo passo è quello di capire con cosa abbiamo a che fare.

Sito web, eCommerce, Social, Campagne PPC (pubblicità a pagamento), Email Marketing, Analisi dei dati…

Tutte queste risorse sono un continuo fluire che ci passa davanti ballando tra webinar, tutorial, video formativi, articoli ecc.

Ma poi come farle fruttare?

Il primo passo, dicevamo, chiede di conoscere gli strumenti e saperli distinguere, ma soprattutto capire come possono essere utili per la propria attività.

È chiaro che se ti affidi a un bravo professionista, è suo il compito di consigliare la strategia di marketing e i canali più adatti per la tua attività.

Se, però, non esiste questa figura perché non l’hai ancora considerata, perché non rientra nei programmi aziendali o per qualsiasi altra ragione… allora devi attrezzarti in autonomia per individuare i canali più redditizi che non ti facciano perdere né tempo né soldi.

Ma non solo. Dovrai anche integrarli tra loro per costruire una comunicazione omnicanale basata sull’analisi dei dati.

Cosa significa questo?

Pensa al percorso che fai in rete quando cerchi qualcosa. Non è lineare. Può iniziare da una ricerca su Google, proseguire su un sito web, finire su un social per poi trasformarsi in un contatto diretto tramite una chat, una chiamata o la compilazione di un modulo di contatto.

Abbiamo talmente tanti mezzi per comunicare e tanta tecnologia a supporto, che viene naturale passare da un canale all’altro.

Per aumentare le opportunità di vendita è importante farsi trovare dalle persone lungo tutto il loro percorso di ricerca, confronto e acquisto.

Perché un’azienda dovrebbe fare digital marketing?

Prima di iniziare il percorso dei 7 passi, è importante capire perché un’azienda dovrebbe fare Web Marketing.

Il punto è, sì, essere presenti online e rintracciabili. Ma ciò che conta davvero è farsi scegliere.

Individuato il mercato, al suo interno il focus va alla nicchia. Identificare una nicchia specifica con un bisogno specifico porta anche alla definizione e al posizionamento del Brand. Che è il concetto più importante, il motivo primo per cui le aziende dovrebbero fare Digital Marketing.

Il posizionamento del brand è ciò che rende riconoscibile un’azienda tra le tante, ciò che le permette di costruire la sua reputazione, il suo messaggio, e di differenziarsi agli occhi dei clienti.

Il Digital Marketing per le aziende dovrebbe puntare a far emergere il brand e a posizionarlo nella mente delle persone affinché possano riconoscerlo in tutti i canali di contatto utilizzati.

I 7 passi per fare Digital Marketing per le aziende

Eccoci ai nostri step. Li descriviamo facendone una sintesi. Ma siamo pronti a rispondere alle domande che dovessero arrivarci in caso di dubbi o chiarimenti sugli argomenti trattati.

Contattaci pure per richiedere una prima consulenza gratuita perché possiamo guidarti lungo il percorso del Marketing Digitale iniziando dal punto in cui sei o vorresti essere.

1. Costruisci la tua “casa”: il sito web

Il sito web è la base del Digital Marketing. La presenza online deve partire proprio dal sito web.

Punta all’essenziale: il sito deve essere semplice ma funzionale con il numero di pagine giuste dedicate alla home, chi siamo, servizi, contatti, ed eventualmente ad altre voci: casi studio, recensioni, ecc.

L’eCommerce

Se vendi prodotti, avrai un eCommerce.

Anche questo deve essere fatto con una logica per essere navigabile con semplicità, contenere le categorie associate ai prodotti secondo un ordine strutturato sia a livello di architettura sia a livello di tassonomia gerarchica.

Esempio: Categorie “Scarpe” conterrà come sottocategoria “scarpe donna”, “scarpe uomo”, “scarpe bambino”.
“Scarpe donna”, a sua volta, conterrà “Scarpe sportive”, “Scarpe da cerimonia” ecc.

Il cuore dell’eCommerce è la scheda prodotto, la pagina in cui inizia il percorso d’acquisto. Qui la persona legge i dettagli del prodotto e si convince che può fare al caso suo. Oppure no.

Affinché vi sia una comunicazione vincente, è importante curare la scrittura dei testi, renderli chiari, esplicativi ma anche originali, motivanti, basati sul “perché dovrei acquistare proprio da te”.

Chiaro che, poi, tutto dipende anche dal genere di prodotto, dal peso del marchio (se vendi scarpe Nike, per esempio), dal prezzo che, in assenza di altri elementi di valore, viene considerato un fattore di confronto.

Dopo averla convinta, la persona deve proseguire il suo percorso nel modo più fluido possibile. Al clic del pulsante che la porta all’acquisto si aprirà una pagina carrello semplice da compilare e senza troppi giri di boa.

Ricorda sempre: seppure c’è interesse da parte delle persone, se il percorso è complicato, il rischio di abbandono è quasi certo.

Profilo dell’attività su Google

Se hai un negozio fisico, oltre all’eCommerce, puoi aprire una scheda Google My Business che oggi si chiama “Profilo dell’attività su Google”.

Creare questa scheda che dovrà contenere le informazioni dell’attività (indirizzo, telefono, descrizioni servizi e attività, orari di apertura ecc.) aumenta la visibilità nella ricerca locale.

Ciò significa che quando qualcuno cerca “negozio di scarpe + nome città”, la pagina – sempre che sia fatta bene – viene mostrata nei risultati di ricerca. In quello che si chiama “Local Pack”, ossia una lista che mostra le 3 migliori attività locali nei risultati di ricerca.

Consiglio:
Sfrutta le pagine prodotto e la scheda Profilo dell’attività su Google per mostrare le recensioni e i prodotti correlati: cosa puoi fare per il tuo cliente e quali sono le opinioni dei già clienti che hanno già acquistato.

2. Punta sulla SEO – Search Engine Optimization

Se hai un sito o eCommerce, ma non sei visibile online, la tua presenza serve a poco.

Ecco perché è fondamentale ottimizzare pagine e contenuti di sito ed eCommerce, per alzare il posizionamento di un sito web sui motori di ricerca (SEO) e quindi la visibilità e la notorietà.

Nota bene
La SEO è un campo complesso perché in continua evoluzione. Se prima bastavano due o tre parole chiave da ripetere nel testo per emergere nella pagina dei risultati di ricerca (SERP), oggi sono tanti e diversi i fattori che spingono in alto un sito web.

Può essere complicato tenersi al passo con le ultime tendenze. Ecco perché la figura di un esperto SEO può essere una delle risorse più importanti sulla quale investire.

La SEO comprende elementi sia tecnici sia creativi.

In sostanza, per migliorare il posizionamento si deve puntare su questi elementi:

– struttura dell’architettura chiara del sito o eCommerce affinché sia comprensibile per le persone e per i motori di ricerca
– analisi e selezione delle parole e frasi chiave pertinenti in base al loro volume di ricerca e al loro intento (o significato) – detta anche SEO On Page
– contenuti di qualità
– codice nelle pagine e velocità di caricamento del sito, peso delle immagini, dati strutturati, ottimizzazione dei CSS e Javascript (SEO Tecnica)
– usabilità (per aumentare il tasso di coinvolgimento)
– link esterni in entrata (backlink) che puntano alle varie pagine del sito (SEO Off Page).

3. Crea la tua presenza sui Social Media

Utilizzare le piattaforme dei social media, come LinkedIn, YouTube, Facebook e Instagram, Tik Tok, Twitter ecc., può essere divertente ma non è detto che sia anche premiante.

Anzi, quasi sempre non lo è come si vorrebbe.

Investire su queste piattaforme senza una strategia, ormai dovrebbe essere chiaro, può costare tanto in termini di tempo ed energie. Inoltre, non sempre conviene puntare su tutti i Social. Anzi, al contrario, non conviene quasi mai.

Il primo consiglio è quello di inquadrare bene il social network che può lavorare in sinergia con i propri obiettivi e darsi solo alle piattaforme davvero pertinenti con il genere di business.

Il ragionamento che puoi fare è molto semplice e basico, ma per quanto lo sia, funziona e in molti non lo fanno. Ci capita di ascoltare e assistere clienti con problemi di conversioni, che scopriamo poi non avere assolutamente idea di chi sia la target persona.

La target persona, il potenziale cliente, chi è?

Se sono persone tra i 35 e i 55 anni, il social network più indicato è Facebook. Anche Instagram ha alzato la soglia dell’età, ma è un social adatto ad attività che condividono contenuti visual. Vengono in mente aziende di moda, design, artisti, attori, ballerini, e via dicendo.

Tik Tok, un social che sta facendo numeri molto alti e molto frequentato… sì. Ma per quanto possa essere molto allettante presidiare pure questo, bisogna riflettere sulla reale possibilità di creare contenuti interessanti.

Su Tik Tok si pubblicano video… ma ci sono questi video da pubblicare? Esistono risorse che possono occuparsene? Ci sono idee creative in linea con le ricerche che fanno tendenza?

Il marketing con i Social è trasversale a più aspetti:

– creare consapevolezza del marchio
– generare interesse e interazione con i propri contenuti
– Lead Generation, promuovere e vendere.

Non è semplice raggiungere tutti questi obiettivi.

Come non è semplice riuscire a creare contenuti interessanti. Il punto di partenza è sempre lo stesso: conoscere il pubblico target e parlare di loro, delle persone e di ciò che le preoccupa, diverte, interessa, smuove.

Se conosci il tuo pubblico e sai cosa può coinvolgere le persone che vi appartengono, puoi instaurare con loro un rapporto attivo, interattivo, dove si legge e si risponde, si condivide e si divulga.

A questo proposito, può funzionare la narrazione d’impresa gestita però con sobrietà, raccontando la propria missione, il proprio “perché si fa” entro un contesto di valori universali e condivisibili, e sempre con un occhio puntato alle tendenze, all’attualità, al contesto esistenziale delle persone.

Esempio di un post per Facebook

“Oggi ricorre l’anniversario del primo divano che rifoderammo nel lontano 1995. Era una mattina uggiosa, ma quando entrò lei nella nostra tappezzeria, spuntò il sole sopra il cielo di led che illuminava il tavolo di lavoro”.

Foto: Cane Jack Russell con collarino rosa con la padrona. Sullo sfondo un divano rovinato dalle zampette della cagnetta.

Non parlare solo di te, concentrati sulle persone

Non puoi pretendere di generare interesse parlando solo di te, di quanto sei abile nel tuo lavoro e di quanto il tuo prodotto o servizio sono capaci di cambiare la vita delle persone.

Ecco come puoi generare interesse:

Premessa: prepara un calendario editoriale così da organizzare i post che vuoi far uscire con una cadenza prestabilita. Andare a braccio non è mai una buona idea.

Per quanto riguarda i contenuti, sui social si possono sfruttare testo, immagini o video. A seconda del canale. Ad esempio, su Tik Tok, solo video.

In ogni caso, il consiglio è quello di concentrarsi su questi modelli:

1. video brevi divertenti, intriganti, evocativi
2. video legati al lavoro di backstage o al team che si presenta in versioni differenti (ironiche, simpatiche, virtuose ecc)
3. contenuti che parlano dei problemi delle persone e offrono una soluzione (puoi mostrare come li risolvi con foto prima e dopo o con la riprova sociale e le testimonianze dei clienti soddisfatti)
4. porta in “casa” un personaggio noto, popolare (influencing marketing)
5. crea quiz, sondaggi, contest, Social Gaming.

4. Investi nel Content Marketing

Il Content Marketing è la creazione e promozione di contenuti coinvolgenti e informativi, con diversi obiettivi:

– parlare del prodotto o servizio in modo indiretto (es: se il mio prodotto è un divano, posso scrivere un testo o pubblicare un video su “come pulire il copridivano”)
– avvicinare le persone al marchio ed educarle sul perché possono averne bisogno
– generare fiducia nel brand
– migliorare la SEO e aumentare il traffico
– fare Lead Generation.

Tra i canali con i quali fare Content Marketing:

– post sul Blog: scrivere articoli sul blog aziendale permette di dimostrare competenza, di generare traffico di ricerca organico
– eBook e Whitepaper: sono contenuti di valore che educano le persone e permettono di generare contatti di potenziali clienti (Lead Generation).
– infografiche: contenuto informativo visivo che può includere dati e numeri
– contenuti audio o video. Risorse multimediali che si possono fruire con maggiore fluidità e rapidità soprattutto dai dispositivi mobili.

5. Pubblicità a pagamento con Google e Social Network

Il Digital Marketing per le aziende può avvalersi anche del PPC – Pay per Click.

Chi fa pubblicità su piattaforme come Google o Facebook, per esempio, paga una tariffa solo quando una persona fa clic sull’annuncio pubblicitario.

La pubblicità può soddisfare diverse esigenze:

– far conoscere il proprio marchio e aumentarne la visibilità per costruire una relazione con i visitatori
– portare traffico al sito web
– creare contatti (Lead Generation) richiedere informazioni, preventivi, consulenza, interesse intorno alla risorsa
– vendere nel caso dell’eCommerce.

Una delle forme di pubblicità PPC più utilizzate è Google Ads, che consente di pubblicare annunci sulla pagina dei risultati di ricerca a un prezzo per clic.

Altri canali sui quali è possibile utilizzare il PPC sono:

– Annunci a pagamento su Facebook e Instagram
– Campagne pubblicitarie su Twitter
– Annunci sponsorizzati su LinkedIn
– Annunci pubblicitari su Tik Tok.

Importante ricordare che quando usiamo Google o Facebook dobbiamo andare oltre il clic.

L’obiettivo della pubblicità dovrebbe essere quello di vendere al minor costo, ottenere il massimo ritorno sull’investimento, e non accumulare solo visitatori del sito web.

6. Email Marketing per le Aziende

Un evergreen spesso dato per morto… ma in realtà vivo e vegeto. Anzi, la comunicazione via mail gode di ottima salute e le aziende dovrebbero imparare a sfruttarne il potenziale.

Come raccogliere le email delle persone interessate?

– regala un contenuto informativo qualificante (ma che deve essere davvero utile), capace di generare lead o potenziali clienti
– promuovi sconti ed eventi
– proponi l’iscrizione alla tua newsletter (cercando di inviare contenuti coinvolgenti).

ll contenuto qualificante può essere un free webinar, casi studio, white paper ecc.

Una volta creata una lista di contatti, puoi sfruttarne il potenziale inviando sequenze di email con diversi obiettivi:

– email di benvenuto dopo un’iscrizione
– email di follow-up ai visitatori del sito web che hanno visitato alcune pagine con dei contenuti specifici
– o che hanno scaricato una risorsa (ebook, pdf, coupon ecc) offrendo loro uno sconto su un altro prodotto o una consulenza
– on coupon e promozioni
– messaggi di up sell e cross sell (come fa Amazon), invitando ad acquistare anche il prodotto correlato quello che è stato già acquistato
– contenuti informativi per fare Lead Nurturing, ovvero mantenere alto il loro interesse e fidelizzarli.

È molto importante il follow up per portare il contatto all’acquisto. Il Lead Nurturing vive della sequenza di email che si possono inviare in base alle azioni che fanno le persone.

A proposito di sequenze email, come si impostano e come gestirle?

 

Automation Marketing per Aziende

Anche questo bisogna farlo bene. Altrimenti il rischio è quello di “piombare in casa” delle persone nei momenti sbagliati, di stancarle con email indesiderate nei momenti meno opportuni.

A valle deve esserci una strategia, quindi. A monte, lato tecnico possiamo gestire l’email marketing in modo molto semplice con software di automazione che inviano email in automatico in base a una sequenza logica e temporale.

L’automazione delle attività di email marketing per le aziende fa risparmiare tempo ed energie a chi dovrebbe occuparsene manualmente.

Ma c’è di più: l’automazione delle email aiuta anche a segmentare le liste dei contatti in base ai parametri più importanti per l’azienda:

– a quali prodotti sono interessati i potenziali clienti
– chi ha chiesto informazioni
– chi ha acquistato un certo di genere di prodotto
–  quali persona non ha ancora acquistato
– chi ha speso tot
– consumatori che hanno acquistato online o offline
– chi ha scaricato una risorsa (magnete) o ha fatto l’iscrizione alla newsletter

Con l’automazione del marketing possiamo tracciare i risultati delle campagne di marketing e monitorarne le prestazioni.

7. È il momento di analizzare i risultati

I dati che producono le aziende sono così tanti e provenienti da canali digitali così diversi che è necessario riuscire a estrapolarli e interpretarli per capire cosa sta accadendo e quali cambiamenti fare per migliorare il rendimento.

Tra gli strumenti con i quali tener traccia dei risultati:

– Google Search Console
– Google Analytics 4

Da queste piattaforme è possibile recuperare vari dati illuminanti:

– da dove arrivano le visite
– le caratteristiche demografiche del pubblico target
– le keyword che portano traffico
– i dispositivi dai quali arrivano le visite
– i siti referral
– le pagine che convertono meglio.

In conclusione,

Non è un segreto che il modo in cui le persone fanno acquisti sia cambiato radicalmente negli ultimi anni. Di conseguenza, sono cambiate anche le strategie di Digital Marketing per le aziende. Oggi non hanno più tanta efficacia la pubblicità cartacea, gli spot televisivi o la pubblicità diretta per corrispondenza.

In poche parole, il marketing offline ha perso terreno per diverse ragioni, ma la più importante è legata alla sempre maggiore vita che le persone trascorrono online.

Ecco perché il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di studiare le strategie di Digital Marketing per le aziende.

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