Cos’è SearchGPT, il nuovo motore di ricerca di OpenAI?

SearchGPT

SearchGPT è il rivoluzionario motore di ricerca GenAI sviluppato da OpenAI, alimentato dall’intelligenza artificiale e il cui debutto è stato annunciato il 26 luglio 2024. Una data storica che pone le basi per una rivoluzione in ambito search online, dopo anni di predominio da parte di Google. 

OpenAI ha già una parte importante dell’infrastruttura necessaria per impostare un motore di ricerca ad alta velocità, perché già esegue la scansione del web per raccogliere e ordinare dati di addestramento. 

SearchGPT estrae dati in tempo reale, scandagliando tutto il web e utilizza modelli di linguaggio avanzati per rispondere alle query degli utenti in modo più naturale e con informazioni aggiornate e pertinenti, grazie anche alle collaborazioni con gli editori che forniscono i dati di addestramento.

Anche se non mancano tanti punti interrogativi (e sfide da affrontare) legati a questioni come la privacy dei dati, la trasparenza algoritmica e la potenziale diffusione di informazioni errate o distorte, il futuro della ricerca online sembra proprio destinato a cambiare radicalmente.

Open Ai sfida Google

Con il lancio di SearchGPT, OpenAI si posiziona all’avanguardia dell’innovazione nel campo dei motori di ricerca basati sull’intelligenza artificiale. 

Tuttavia la creazione di un motore di ricerca non nasce solo dalla velleità di innovare in ambito “search online” e di distinguersi rispetto ai motori di ricerca tradizionali, ma anche da una necessità finanziaria per la sostenibilità a lungo termine di OpenAI che potrebbe recuperare una parte significativa delle sue spese, catturando una piccola frazione del mercato della ricerca di Google. 

Intanto proprio in casa Google ad agosto è stato lanciato l’ultimo core update “per migliorare la qualità dei nostri risultati di ricerca mostrando più contenuti che le persone trovano veramente utili e meno contenuti che sembrano fatti solo per ottenere buoni risultati su Search.” – dichiara John Muller, CEO di Google. Basterà questo per rispondere al sorprendente “colpo di stato” da parte di OperAI?! Staremo a vedere.

Invece, per i professionisti SEO o per chi gestisce un sito o blog proprietario, è importante chiedersi fin da ora cosa potrebbe significare tutto questo per le attività di Web Marketing. 

Sicuramente è importante monitorare l’evoluzione di Search GPT e considerare come potrebbe influenzare il traffico e la visibilità del proprio sito web. 

Ottimizzare per Search GPT potrebbe richiedere un approccio leggermente diverso rispetto a Google, anche se i principi fondamentali della SEO – come la creazione di contenuti di alta qualità e l’uso di dati strutturati – rimarranno rilevanti.

L’introduzione di SearchGPT rappresenta una svolta significativa

L’introduzione di SearchGPT nell’ambito dei motori di ricerca e dell’intelligenza artificiale applicata alla ricerca di informazioni online rappresenta un enorme passo avanti perché combina la potenza dei tradizionali motori di ricerca con le capacità dei Large Language Model (LLM) GPT di OpenAI. 

Con la sua capacità di fornire risposte dirette, informazioni aggiornate in tempo reale e un’esperienza utente senza pubblicità, SearchGPT ha tutto il potenziale per ridisegnare il modo in cui le persone cercano e accedono alle informazioni sul web.

Search GPT ha il potenziale di limitare la crescita di piccoli concorrenti come Perplexity, ma potrebbe anche beneficiare di eventuali cambiamenti regolatori che aprano nuove opportunità di partnership. Con un’esperienza utente simile a Chat GPT e capacità avanzate di data mining, Search GPT è ben posizionato per competere con Google e rafforzare la posizione di OpenAI nel mercato della ricerca.

A differenza dei tradizionali motori di ricerca come Google, che forniscono principalmente elenchi di link e annunci pubblicitari, SearchGPT utilizza i potenti modelli di linguaggio GPT per interpretare le query degli utenti, estrarre informazioni rilevanti dal web in tempo reale e presentare risposte dettagliate e contestualizzate.

Vediamo come funziona nel dettaglio.

Come funziona SearchGPT

L’utilizzo di SearchGPT è semplice e intuitivo: gli utenti inseriscono la loro domanda in una grande casella di testo che chiede “Cosa stai cercando?”. 

Il motore di ricerca sfrutta i modelli della famiglia GPT-4 per analizzare la query e generare risposte complete, attingendo a un vasto corpus di dati web sempre aggiornati.

Ad esempio, una ricerca sui “concerti in Svizzera” fornirà una sintesi degli eventi con descrizioni brevi e link di attribuzione, mentre una domanda su “quando piantare il basilico” offrirà dettagli sulle varietà della pianta e i tempi migliori per la semina. 

Inoltre, SearchGPT consente di porre domande successive dopo la visualizzazione dei risultati iniziali, permettendo un’interazione continua e approfondita per ricevere tutte le risposte più esaustive.

Caratteristiche principali di SearchGPT

SearchGPT si integra nell’interfaccia di ChatGPT, offrendo una serie di funzionalità avanzate che lo distinguono dai motori di ricerca tradizionali:

  1. AI conversazionale: sfruttando lo stesso LLM di ChatGPT, SearchGPT permette di porre domande in linguaggio naturale;
  2. Interazione continua: è possibile fare domande di follow-up per approfondire ulteriormente le informazioni, rendendo l’esperienza più interattiva, simile a una conversazione umana e personalizzata;
  3. Informazioni in tempo reale: a differenza di altri assistenti AI che hanno una data di cut-off delle conoscenze, SearchGPT accede a dati web sempre aggiornati, garantendo informazioni più recenti e accurate;
  4. Riepiloghi concisi: invece di fornire solo un elenco di link come i motori di ricerca tradizionali, SearchGPT genera riassunti sintetici delle informazioni richieste;
  5. Attribuzione delle fonti: per garantire trasparenza, affidabilità e rispetto per il lavoro degli editori, OpenAI include chiare attribuzioni e link alle fonti originali, consentendo la verifica delle informazioni e di approfondire i dettagli sui siti web di provenienza;
  6. Risultati visivi: OpenAI ha annunciato una nuova caratteristica innovativa che arricchirà ulteriormente l’esperienza di ricerca fornendo anche risultati visivi pertinenti sotto forma di immagini e video, rendendo le risposte ancora più complete e coinvolgenti. 

Search GPT dà maggiore visibilità e importanza ai link che portano direttamente ai siti web nei risultati di ricerca supportando gli editori con un maggior traffico verso i loro siti e, dunque, maggiore visibilità.

SearchGPT vs Google Search: le differenze chiave

Per anni Google ha dominato incontrastato il territorio dei motori di ricerca. L’arrivo di SearchGPT segna un cambio di guardia sostanziale, focalizzandosi sulle risposte dirette alle query degli utenti. 

A differenza dei motori di ricerca tradizionali come Google, che puntano ad altre fonti di informazione, SearchGPT vuole fornire risposte complete e autorevoli alle nostre domande integrando un riepilogo delle fonti, ma senza la necessità di navigare tra più pagine per trovare le informazioni pertinenti.

Una precisazione importante da fare: Search GPT enfatizza i link ai risultati web per aumentare il traffico verso i siti degli editori, supportando così il loro modello di business. Allo stesso tempo, mantiene separate le attività di ricerca dall’addestramento dei modelli di IA generativa, rispettando le preferenze dei siti web che non vogliono essere inclusi nell’addestramento dell’IA. Questo approccio promuove un web aperto e collaborativo, in cui le esigenze e le preferenze di tutte le parti coinvolte sono rispettate.

Anche Google ha introdotto funzionalità di AI in SERP, come AI Overviews (ex SGE), che forniscono riassunti e snippet per risposte rapide, ma questi si basano ancora su un elenco di link a siti web di terze parti.

Informazioni più rilevanti e in tempo reale

Un altro punto di forza di SearchGPT è la sua capacità di combinare informazioni in tempo reale con un LLM, garantendo risultati più rilevanti e contestualizzati. 

A differenza della ricerca tradizionale di Google, che si basa principalmente sulla corrispondenza delle parole chiave e richiede agli utenti di cercare tra più pagine per trovare le informazioni desiderate, SearchGPT utilizza tecniche avanzate di natural language processing per comprendere l’intento dell’utente e fornire risposte specifiche.

Inoltre, grazie all’accesso in tempo reale a un vasto corpus di dati web, SearchGPT è in grado di fornire informazioni sempre aggiornate, superando i limiti delle date di cut-off delle conoscenze presenti in altri assistenti AI.

Un’esperienza di ricerca senza pubblicità

Un altro vantaggio significativo di SearchGPT è la sua interfaccia pulita e priva di pubblicità. A differenza di Google, che mostra annunci nei risultati di ricerca, SearchGPT offre un’esperienza utente più fluida e focalizzata, senza distrazioni pubblicitarie.

Senza annunci pubblicitari che ingombrano i risultati di ricerca, gli utenti possono concentrarsi meglio sui contenuti rilevanti, rendendo la navigazione più piacevole e meno stressante. Con Search GPT, i risultati di ricerca sono basati esclusivamente sulla rilevanza e la qualità del contenuto, piuttosto che su chi paga di più per la pubblicità. 

Un’interfaccia senza pubblicità può aumentare la fiducia delle persone che percepiscono Search GPT come una piattaforma più trasparente e orientata ai loro bisogni piuttosto che a interessi commerciali

Il motore di ricerca senza pubblicità implica un approccio diverso alla SEO con la spinta a concentrarsi maggiormente sulla creazione di contenuti di alta qualità perché senza la competizione degli annunci pubblicitari, il criterio di selezione diventa il merito del contenuto.

Collaborazione con partner editoriali

OpenAI ha sviluppato SearchGPT in stretta collaborazione con partner editoriali di prestigio come The Wall Street Journal, The Associated Press e Vox Media e altri.

Questi partner hanno fornito feedback preziosi durante il processo di sviluppo e continueranno a farlo per garantire che i loro contenuti siano presentati in modo appropriato nei risultati di ricerca.

Gli editori avranno anche la possibilità di gestire come i loro contenuti appaiono nelle funzionalità di ricerca di OpenAI, e le risposte di SearchGPT includeranno sempre chiare attribuzioni e link per riconoscere il lavoro giornalistico di qualità.

Cosa si profila all’orizzonte per OpenAI

Il servizio del motore di ricerca sarà gratuito all’inizio e privo di annunci, questo significa che sarà necessario, probabilmente, trovare un modo per monetizzare, tenendo conto anche dei costi di addestramento e inferenza dell’IA.

Inoltre, OpenAI dovrà dimostrare di poter mantenere le promesse di valorizzare e rispettare il giornalismo di qualità, evitando le critiche che hanno colpito altre startup come Perplexity per la mancanza di adeguata attribuzione dei contenuti.

Se SearchGPT riuscirà a superare queste prove, potrebbe rappresentare una vera e propria minaccia per il dominio di Google nel campo dei motori di ricerca.

E la Seo?

Ancora da capire l’effettivo potenziale per diventare rilevante per la SEO. Questo dipende da come OpenAI deciderà di implementarlo. Se includerà risultati dal web ampio, sarà una fonte di traffico importante. Se sarà limitato agli editori partner, la sua rilevanza per la SEO sarà limitata.

L’integrazione di intelligenza artificiale avanzata per interpretare e contestualizzare i risultati potrebbe ridefinire il modo in cui interagiamo con le informazioni online, offrendo un’esperienza di ricerca più ricca, personalizzata e approfondita

E tra i prossimi passi potrebbe esserci quello di costruire un browser alimentato dall’IA, offrendo un accesso ancora più profondo ai dati degli utenti e migliorando la personalizzazione e l’addestramento dei modelli di IA, oltre a permettere a OpenAI di acquisire informazioni preziose sul comportamento degli utenti indipendentemente dalle app che utilizzano.

I dati del browser forniscono informazioni dettagliate su come gli utenti interagiscono con il web, consentendo una migliore personalizzazione e ottimizzazione. Con dati più ricchi, OpenAI potrebbe offrire esperienze di ricerca e navigazione altamente personalizzate. 

Ma non solo: i dati del browser possono anche migliorare l’addestramento dei modelli di linguaggio, rendendoli più utili e accurati. Non a caso, Google si è sempre basato sui dati di Chrome per il ranking. Ciò che gli è valso perfino una causa legale.

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