WhatsApp, ecco la Dark Mode
Gli utenti Android ancora attendono il rilascio. La dark mode whatsapp, la modalità notturna . Più volte nel corso dei mesi passati sembrava essere vicina la release di questa accattivante funzione estetica per la chat di messaggistica istantanea. I rinvii da parte degli sviluppatori sono diventati famosi, ma oramai sembra che il rilascio sia quasi imminente.
WhatsApp, con la Dark Mode ci saranno grandi risparmi per la batteria dello smartphone. Secondo WABetaInfo, la modalità oscura di WhatsApp ridurrà il consumo della batteria fino al 20%. Questo perché la modalità oscura utilizza meno luminosità del display, il che può aiutare a risparmiare batteria, soprattutto negli smartphone con display OLED.
Come riportato dai sempre ben informati leaker di WABetaInfo su Twitter, gli utenti Android potranno scegliere la modalità notturna direttamente dal menù Impostazioni di WhatsApp. Sarà quindi possibile passare dal tema classico a quello oscuro in pochi e semplici click. Ma non è tutto.
La dark mode di whatsapp, non solo estetica
La scelta della Dark Mode di whatsapp non sarà soltanto una scelta valida sotto il punto di vista estetico. Con la modalità notturna, infatti, a beneficiare sarà anche la batteria del nostro smartphone. Impostando questa funzione, si potrà consumare meno energia per il dispositivo, specie per quei cellulari con display OLED che sfruttano anche il sistema di retroilluminazione.
Questo perché la modalità oscura utilizza meno luminosità del display, il che può aiutare a risparmiare batteria, soprattutto negli smartphone con display OLED. Nei display OLED, infatti, i pixel neri sono letteralmente spenti, il che significa che non consumano alcuna energia.
Oltre a risparmiare batteria, la modalità oscura può anche aiutare a ridurre l’affaticamento degli occhi. Questo perché i colori scuri sono meno luminosi dei colori chiari, e quindi meno affaticanti per la vista.
La modalità oscura è ormai diventata una funzionalità standard di molte applicazioni e servizi, tra cui WhatsApp, Instagram, Facebook, YouTube e molti altri. È quindi probabile che, in futuro, sempre più applicazioni offriranno questa funzione.